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Non ce ne importa un Fico secco

Nonostante siano passati già due giorni dalla partita Italia-Germania, che ha permesso a entrambe le squadre di staccare il pass per le semifinali del Campionato Europeo Under 21, non accennano a fermarsi le polemiche in casa Slovacchia. I ragazzi di Hapal sono arrivati secondi nel loro girone, dietro all’Inghilterra, ma la contemporanea vittoria degli azzurrini sui tedeschi li ha condannati all’eliminazione. Il commissario tecnico slovacco non ha digerito l’1-0 e ha gettato ombre sul comportamento di Italia e Germania: “Sono estremamente deluso dai tedeschi e dagli italiani, per me è una vergogna, non è fair-play”. Naturalmente le parole di Hapal non sono passate inosservate e hanno incassato la reazione, composta ma decisa, del team manager azzurro Oriali, che ha difeso la sua squadra e ha garantito che le due squadre se la sono giocata fino in fondo.

A rincarare la dose ci ha pensato però il primo ministro slovacco, Robert Fico: “Confido che su quanto accaduto indaghi la Uefa e che vengano create per il prossimo torneo regole che privilegino la prestazione sportiva davanti a eventuali accordi ingiusti. La gara è stata gravemente macchiata dal comportamento poco dignitoso delle nazionali di Germania e Italia nella lotta per un posto in semifinale. È stata una farsa orchestrata dai giocatori di entrambe le selezioni”. 

Le accuse di Hapal e Fico sono state durissime, dettate dalla frustrazione di aver perso una qualificazione che sembrava certa, soprattutto dopo il 3-0 rifilato dalla Slovacchia alla Svezia (ma di questo punteggio largo, con gli scandinavi già ampiamente eliminati, non si parla affatto, ndr). Certamente il meccanismo di passaggio del turno è laborioso e, a volte, estromette compagini che meriterebbero di più, ma può capitare di andare fuori per un solo gol di differenza. D’altronde è altamente probabile, tra squadre a pari punti, ritrovarsi in questa condizione. Ma di qui a lanciare accuse complottiste ce ne corre. Anche perché l’Italia e la Germania non potevano rilassarsi. Va ricordato che fino al 83′ di Danimarca-Repubblica Ceca le due squadre erano in parità e un gol ceco avrebbe mandato gli azzurri a casa.

Noi che di biscotti – ai nostri danni, soprattutto quelli burrosi danesi – ce ne intendiamo, sappiamo bene che di biscotto, in questo caso, non si tratta. La partita è stata giocata con grande intensità, ci sono state situazioni critiche e nervose, che hanno rischiato di far saltare i nervi a tutti i ventidue in campo. Sono stati ammoniti, tra gli altri, Conti e Berardi che salteranno la Spagna. Probabilmente gli slovacchi non conoscono nemmeno la forte rivalità italo-tedesca: dubitiamo fortemente che la Germania abbia voluto stendere un tappeto rosso agli uomini di Di Biagio, che rimangono avversari pericolosissimi – forse più della Slovacchia – in una eventuale finale.

L’impianto accusatorio non regge. E il fatto che le accuse siano state lanciate anche dal politico di turno non fanno altro che gettare un velo pietoso. Premier Fico poteva stare zitto, ma a noi sinceramente, da domani, giorno della semifinale non ce ne deve fregare un tubo. Anzi, un Fico secco.