Lugano, Tami: “Pronto per iniziare: ottime sensazioni”
Dal nostro inviato a Lugano (CH)
Conferenza stampa ufficiale di presentazione per Pierluigi Tami, nuovo allenatore del Lugano, nel giorno del raduno della squadra bianconera, in vista della stagione 2017/18, che inizierà il 22 Luglio, a Lucerna. Ecco, di seguito, le sue principali dichiarazioni: “Il mio è un ritorno, vedo tante persone conosciute, e sono stato molto contento della chiamata del Presidente. Questa stagione sarà una sfida non facile: ma, del resto, nessuna sfida lo è. Voglio iniziare con un lavoro basato sulla preparazione atletica: abbiamo previsto di disputare, da qua all’inizio del campionato, cinque amichevoli che, nei miei piani, ci dovranno far trovare pronti per l’inizio della stagione. L’Europa League non sarà un peso, ma un’occasione che ci potrebbe dare visibilità maggiore, ben sapendo che il campionato è, e rimane, l’obiettivo principale. L’ho già detto ma lo ribadisco: il campionato, che quest’anno sarà se possibile ancora più duro, è la nostra priorità: però vogliamo vivere appieno le emozioni che regala l’Europa.”
“Si è scritto parecchio riguardo al mio contratto per una sola stagione: in realtà, è un falso problema. La priorità è lavorare e raccogliere: il futuro sarà conseguente. Fare l’allenatore è una sfida continua, certezze non ce ne sono. Mi ha portato qui un progetto serio, e la certezza che il presidente vuole costruire una squadra forte. Non c’è stata nessuna smobilitazione, per ora sono partiti solo due giocatori. Ripetere la scorsa stagione non sarà facile; i due attaccanti partiti erano una parte non secondaria in un gioco che prevedeva una fase difensiva importante con ripartenze veloci. Tuttavia, questa è una squadra che resta, e che c’è. C’è una parte di cuore che mi ha portato qui; però, il resto lo ha fatto la testa.”
“Bottani? Io Mattia lo prenderei volentieri. Viene da un’annata difficile, ma è un elemento di qualità. Čulina ha subito un infortunio importante, e dovrà recuperare anche mentalmente. Premesso ciò, prima dell’infortunio giocava a ottimi livelli, e mi auguro che possa ritrovarli nel corso di questa stagione.”
“Sullo staff, ero pronto a lavorare con Conte, ma poi lui ha fatto un’altra scelta. Samuel è una persona che ci può dare molto in termini di energia e motivazione. Le sue qualità sono l’umiltà, la voglia di mettersi in discussione e quella di imparare. Inoltre, avendo giocato a Basilea, conosce il nostro calcio. La scelta di portare con me il preparatore atletico non va vista come atto di sfiducia nei confronti di chi c’era già, ma semplicemente con la necessità che avevo di poter lavorare con una persona di fiducia. Dyon ha fatto due anni con me al GCZ, ha grande esperienza, anche con l’Europa League, e finalizza il proprio lavoro nella prevenzione degli infortuni: a Zurigo ne abbiamo avuto, di importante, uno solo in due stagioni. Un’altra ragione che mi ha spinto a chiedere di avere con me Nicolas è che il tempo che ci separa dall’inizio della stagione è breve, e devo ridurre al minimo il periodo di conoscenza delle persone che collaborano con me.”
Nicolas Dyon ha voluto aggiungere qualcosa anche lui: “Sono di Nizza: il Ticino è più vicino alla cultura italiana e latina rispetto a Zurigo, e quindi sono contento. Sull’Europa League posso dire che la fortuna del Lugano è quella di aver evitato i preliminari, entrando già nella fase a gironi: nella scorsa stagione, con il GCZ, siamo andati in Islanda, a Cipro e poi in Turchia per i preliminari, e questo ha avuto delle conseguenze in campionato, non avendo avuto il tempo di prepararci a dovere. Ho un solo motto: lavorare, lavorare, lavorare duro. Preparare la squadra per la prima di campionato è il nostro obiettivo.”