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Confederations Cup 2017: la Germania

La Germania arriva a questa edizione della Confederations Cup dopo aver vinto i Mondiali del 2014 contro l’Argentina grazie al gol ai supplementari di Mario Götze. Particolare la scelta del ct Joachim Löw, che ha deciso di convocare una selezione che potremmo definire sperimentale: molte stelle rimarranno a casa, spazio ai giovani e a giocatori che si son messi in luce durante il corso della stagione.

DIFESA

Nonostante siano assenti giocatori del calibro di Hummels e di Boateng, la difesa della Germania rimane comunque rocciosa. Non ci sarà neanche Neuer in porta, ma la scelta rimane di qualità: i tre convocati per difendere i pali della porta tedesca sono infatti Bernd Leno, Marc-André ter Stegen e Kevin Trapp. Tante possibilità anche al centro della difesa: Skrodran Mustafi e il romanista Antonio Rüdiger potrebbero essere i due titolari, ma occhio anche a Niklas Süle, Matthias Ginter e Joshua Kimmich, che può giocare anche a centrocampo. Sulle fasce, la Germania disporrà di Jonas Hector, Marvin Plattenhardt e del giovane Benjamin Henricks.

CENTROCAMPO

Centrocampo inedito per la selezione di Löw: Emre Can e Julian Draxler sono le stelle del reparto, Leon Goretzka è il giovane in rampa di lancio dopo una buona stagione allo Schalke. A completare il reparto ci sono Kerem Demirbay, Diego Demme, Sebastian Rudy e Julian Brandt.

ATTACCO

Molto interessante anche l’attacco, viste le assenze di Thomas Müller e di Mario Gomez: Timo Werner guiderà il reparto, Lars Stindl e Leroy Sané giocheranno con molta probabilità sulla trequarti. Da tenere d’occhio la giovane ala di proprietà del Manchester City, capace di fare grandi cose quando è in giornata. Sandro Wagner e Amin Younes (quest’ultimo fresco di finale di Europa League persa con l’Ajax) possono essere armi a partita in corso.

IL COMMISSARIO TECNICO

Joachim Löw

Dopo una carriera da girovago da calciatore, Löw si è stabilizzato durante l’avventura da allenatore. Dopo qualche esperienza da tecnico di club (Fenerbahçe e Stoccarda su tutte), nel 2004 diventa vice di Klinsmann sulla panchina della nazionale tedesca. Due anni dopo subentra proprio a Klinsmann come ct, senza mai lasciare il posto fino a oggi. Il punto più alto della sua carriera rimane il Mondiale vinto in Brasile nel 2014, ma è degno di nota anche il fatto che dagli Europei del 2008 (persi in finale contro la Spagna per 1-0) la Germania non è mai arrivata fuori dal podio a una competizione internazionale.

LA STELLA

Julian Draxler

Viste le numerose assenze, sarà lui la stella tedesca alla Confederations Cup. Classe 1993, il centrocampista/ala è stato inserito nella lista dei migliori giocatori nati dopo il 1991 di Don Balón. Cresciuto nel vivaio dello Schalke 04, Draxler debutta in Bundesliga nel 2011 all’età di 17 anni contro l’Amburgo. Dopo 119 presenze e 18 gol con la maglia dello Schalke, il giocatore passa al Wolfsburg per 36 milioni di euro dopo aver firmato un quinquennale. In un anno segna 8 gol in 45 presenze, ma il rapporto con il Wolfsburg si incrina e nella finestra invernale di mercato della stagione appena conclusa si accasa al Paris Saint-Germain per 45 milioni di euro. In nazionale finora Draxler ha giocato 27 volte, segnando 3 gol, dopo essere passato per tutte le selezioni giovanili.

LA FORMAZIONE TIPO

(4-2-3-1) Leno; Rüdiger, Mustafi, Süle, Plattenhardt; Can, Goretzka; Sané, Stindl, Draxler; Werner.