Home » Confederations Cup 2017: la Russia

In qualità di organizzatrice della prossima coppa del Mondo la Russia fa il suo esordio nella competizione. Tornerà poi al Mondiale dopo avervi partecipato soltanto in una delle ultime tre edizioni.

DIFESA

Storicamente il reparto peggiore della nazionale, quest’estate la Russia dovrà fare a meno di un trascinatore come Berezutskij, che ha comunicato la volontà di smettere. Out anche Ignashevich. Oltre ai soliti esperti Akinfeev e Zhirkov spazio ad alcuni nomi nuovi: Dzhikia, che ha disputato metà stagione all’Amkar e metà allo Spartak, Kutepov, sempre di proprietà dei campioni di Russia e Shishkin, tornato in rosa dopo un po’ di tempo. Nel complesso mancano i ricambi, soprattutto per quanto riguarda la linea centrale.

CENTROCAMPO

Senza Zobnin, infortunatosi in amichevole, la linea mediana perde molto. Saranno quindi Dzagoev e Miranchuk le stelle dalle quali aspettarsi invenzioni in attacco, mentre a Glushakov, Tarasov e Gazinsky toccherà il lavoro sporco. Merita attenzione anche la presenza di Samedov e quella di Erokhin, tra i migliori a Rostov quest’anno.

ATTACCO

Anche qui spiccano alcune assenze importanti. Shatov e Kokorin non hanno convinto Cherchesov, mentre Dzyuba ha dato forfait per i cronici problemi alla schiena. L’attacco verterà quindi sul peso piuma Poloz e su Smolov, mentre Bukharov e Kanunnikov rappresenteranno un’ottima variazione per apportare fisicità alla fase offensiva.

IL COMMISSARIO TECNICO

Stanislav Cherchesov sa cosa vuole dire giocare per la nazionale russa, e cercherà di tramandarlo ai suoi. Ex portiere, si è dimostrato a suo agio nelle realtà medie come Amkar e Terek, ma ha fallito tremendamente allo Spartak. Detto questo è un incarico ingrato il suo, dato che difficilmente otterrà qualcosa di buono da una rosa deficitaria, gravata peraltro dalla pressione di giocare in casa.

LA STELLA

Con il ritiro dei vari Shirokov e Berezutskij, i forfait tra gli altri di Dzyuba, diventa difficile scegliere una stella. Potrebbe essere uno tra Dzagoev e Miranchuk: il primo è già conosciuto, il secondo meno ma ha tutte le carte in regola per mettersi in mostra. Dotato di una buona visione di gioco, il trequartista della Lokomotiv può giocare in tutte le zone dell’attacco. Con così pochi centravanti il suo contributo sarà vitale per la Russia

LA FORMAZIONE TIPO

4-5-1: Akinfeev, Zhirkov, Kombarov, Kutepov, Semenov, Dzagoev, Miranchuk, Glushakov, Tarasov, Gazinskij, Smolov