Confederations Cup 2017: la Nuova Zelanda
DIFESA
I portieri sono Marinovic (3. Liga, terza serie tedesca), Moss (29 presenze, portiere dei Wellington Phoenix) e Williams (RKC Waalwijk). Tra i difensori, spicca Sam Brotherton, centrale classe 1996 dalla carriera già curiosissima: prodotto della Westlake Boys High School (Auckland), è emigrato negli Stati Uniti per giocare nel calcio universitario NCAA (Wisconsin–Madison), per poi approdare in PDL (quarta serie americana) e ora al Sunderland. Può vantare un lungo chilometraggio in nazionale Tommy Smith (Ipswich) come anche Durante, australiano di nascita diventato cittadino neozelandese nel 2013; è un ‘oriundo’ il greco Tzimopoulos, che rappresenta gli All Whites per origini familiari.
CENTROCAMPO
Militanza europea per diversi elementi: francese per Tuiloma (Marsiglia) e olandese per Thomas (PEC Zwolle). Il più esperto è Michael McGlinchey, 30enne dei Phoenix, in passato portato nel Vecchio Continente dal Celtic dopo interessamento del Manchester United. L’ex Dunfermline e Motherwell non è l’unico rappresentante della franchigia di Wellington e proprio dalla militanza della squadra nel campionato australiano passa la speranza più concreta, per i neozelandesi, di giocare football professionistico.
ATTACCO
L’attacco è l’unico reparto che sembra convincere, nonostante l’assenza di nomi di grido per gli spettatori europei. Vanta numeri importanti Barbarouses (origini greche), come il veterano Smeltz, autentico giramondo. L’ala destra Marco Rojas viene da una stagione da 13 gol in A-League con i Victory e dal suo estro passano, probabilmente, le speranze di mister Hudson. Mai sottovalutare comunque Wood, capitano e autore dello storico gol dell’1-1 all’Italia campione del mondo il 20 giugno 2010: ce lo ricordiamo e se lo ricordano tutti gli appassionati di calcio della Nuova Zelanda.
IL COMMISSARIO TECNICO
Inglese classe 1981, Anthony Hudson ha guidato in precedenza le riserve del Tottenham e il Bahrein, a livello sia giovanile che senior. Figlio di Alan, centrocampista arrivato sino alla nazionale dei Tre Leoni, ha avuto una carriera da calciatore meno illustre del padre. Scontato ma non troppo, visto il tonfo dei ‘tutti bianchi’ nel 2012, l’exploit nell’ultima Coppa d’Oceania, che è valso il biglietto per la Confederations Cup.
LA STELLA
A 25 anni, Chris Wood indossa già la fascia di capitano e porta con sé tutta l’esperienza fatta nelle varie categorie dei campionati inglesi. Non è un top mondiale, ma i 27 gol realizzati quest’anno in Championship con la gloriosa maglia del Leeds United rappresentano un biglietto da visita adeguato a farne la stella della squadra.
LA FORMAZIONE TIPO
5-3-2: Marinovic; Boxall, Tzimopoulos, Durante, Colvey, Wynne; McGlinchey, Thomas, Rojas; Wood, Smeltz.