A distanza di tre anni dall’ultimo trionfo tricolore la Luparense può salire nuovamente sul trono d’Italia. In gara 4 sul neutro di Ancona, la compagine veneta supera ai calci di rigori il Pescara e vince per la sesta volta nella propria storia lo scudetto, diventando la squadra più titolata d’Italia. Una festa sporcata purtroppo dall’infortunio al ginocchio capitato all’argentino Pablo Taborda, costretto a uscire prima del dovuto dopo uno scontro di gioco con il proprio portiere Miarelli. Si conclude in questo modo una stagione emozionante, ricca di sorprese e di polemiche.
Sfida di Gara 4 iniziata in salita per Pescara nonostante la spinta del caloroso pubblico giunto in massa nella città marchigiana. La Luparense colpisce prima con Honorio, autore di una splendida giocata personale, poi con Taborda finalizzatore del contropiede originato da Ramon. Per la reazione abruzzese bisogna aspettare poco prima dell’intervallo quando gli uomini di Colini tirano fuori quella grinta mancata fino a quel momento. Leandro Cuzzolino si fa parare un tiro libero, ma a 27’’ dall’intervallo Chimanguinho gioca e incanta con la sfera tra i piedi, accorciando le distanze con una conclusione di destro.
In avvio di ripresa, però, è di nuovo la Luparense a farsi vedere colpendo un legno e una traversa. Nel mezzo c’è il duro infortunio a Taborda costretto a fermarsi per un serio problema al ginocchio. Il Pescara cerca il pareggio con Chimanguinho, ma quest’ultimo saluta in anticipo la stagione dopo aver rimediato il secondo giallo per un fallo su un giocatore avversario lanciato a rete. La Luparense non sfrutta la superiorità numerica concendendo un finale di gara incandescente; Rosa trova la parità con un violento destro che sorprende Miarelli, Ramon invece riporta avanti la Luparense giocando da portiere di movimento, poi a soli nove secondi dal termine Azzoni raccoglie in piena area il pallone e spedisce le due compagini ai rigori. Una festa scudetto rimandata solo di qualche minuto per i veneti, perché la conclusione dal dischetto di Salas si stampa sulla traversa e consegna il tricolore nelle mani dei patavini.
PESCARA-LUPARENSE 4-5 d.t.r. (3-3 al 40′, 1-2 p.t.)
MARCATORI: 5’07” p.t. Honorio (L), 16’41” Taborda (L), 19’33” Chimanguinho (P), 17’01” s.t. Rosa (P), 17’29” Ramon (L), 19’50” Azzoni (P)
SEQUENZA RIGORI: Morgado (P) gol, Foglia (L) gol, Salas (P) traversa, Coco (L) gol, Cuzzolino (P) alto