Grazie a un’altra, incredibile prestazione, il Real Madrid conquista la dodicesima Champions League della sua storia trionfando 4-1 contro la Juventus: decisivi la doppietta di Cristiano Ronaldo e le reti di Casemiro e Asensio, a ribaltare così il momentaneo pareggio firmato da Mandžukić con una rovesciata spettacolare. Tante lacrime per i bianconeri, che chiudono la gara anche in dieci uomini per l’espulsione di Cuadrado e vedono sfumare il sogno triplete.
È tutto pronto al Millenium Stadium di Cardiff: tutti in campo con Juventus e Real Madrid per giocarsi la finale della Champions League 2016/2017. Allegri si affida al 3-4-3: Dani Alves e Alex Sandro giocheranno come esterni, in avanti Mandžukić e Dybala alle spalle di Higuaín. In difesa, Barzagli giocherà come terzino destro. Nel Real Madrid non c’è Bale tra i titolari: al suo posto, spazio a Isco assieme a Benzema e Cristiano Ronaldo in attacco.
Nel clima infuocato del Millenium Stadium, è la Juventus a cominciare la partita con grande coraggio, costringendo il Real Madrid a rimanere subito più basso in difesa: gli squilli iniziali sono tutti bianconeri, prima con Higuaín e poi, soprattutto, con la botta di Pjanić, ma Navas si fa trovare pronto in entrambe le occasioni. Con il passare dei minuti, però, gli uomini di Zidane cominciano lentamente a mettere fuori la testa e alla prima occasione a disposizione riescono incredibilmente a colpire, portandosi in vantaggio: da un’azione velocissima di contropiede, Carvajal in corsa appoggia al centro per Cristiano Ronaldo che, con il piattone destro, mette il pallone all’angolino del secondo palo dove Buffon non può arrivare. Una rete che, tuttavia, fa assai bene allo spettacolo, perché la gara si infiamma improvvisamente. Ma soprattutto, costringe gli uomini di Allegri a essere finalmente spietati negli ultimi metri e così, dopo soltanto 7′, arriva il meritato pareggio bianconero: Alex Sandro serve al volo Higuaín che appoggia per Mandžukić, straordinario nel controllare con il petto e a colpire con una rovesciata volante pazzesca, superando Navas e facendo esplodere i propri tifosi arrivati fino a Cardiff. Le due squadre cominciano da questo momento ad affrontarsi a viso aperto e in grande velocità, rendendo la partita molto frizzante e sfiorando più volte anche la terza rete della serata fino alla conclusione dei primi 45′: l’occasione migliore capita sulla testa di Cristiano Ronaldo, ma stavolta il portoghese non riesce a centrare in tuffo la porta sul bel cross di Isco.
Buoni ritmi anche in avvio di ripresa, ma sin dai primi minuti il Real Madrid si dimostra ben più preciso nel controllo palla e nel trovare spazi per tirare in porta, tanto da costringere talvolta i bianconeri, rientrati male in campo, a momenti di grande sofferenza. I blancos continuano a spingere e, al 61′, arriva il pesantissimo gol del 2-1: la difesa juventina respinge il tiro di Kroos e sul pallone vagante si avventa Casemiro che scaglia una gran botta dalla distanza, con il pallone che viene deviato in maniera decisiva da Khedira e finisce in fondo alla rete. Per la squadra di Allegri, però, non c’è nemmeno tempo di riorganizzare le idee, perché dopo appena 3′ arriva il devastante tris degli spagnoli: Modrić, inventandosi per un momento da ala destra, si incunea dall’esterno e mette un assist al bacio per Cristiano Ronaldo, che brucia la difesa bianconera e tocca sul primo palo, siglando così la doppietta personale. Un uno-due che taglia le gambe alla Juventus, evidentemente in difficoltà nel ritrovare la lucidità del primo tempo, nonostante gli ingressi di Cuadrado e Marchisio dalla panchina: l’unica occasione di rilievo la crea Alex Sandro, ma la sua girata di testa si spegne sul fondo dopo aver sfiorato il palo. Nel finale di gara rimane solo tanta amarezza e nervosismo in campo, tanto che all’84’ i bianconeri si ritrovano anche con un uomo in meno: nel tentativo di recuperare il pallone finito in rimessa laterale, Cuadrado, già ammonito, allontana con la mano Ramos che, toccato leggermente, finisce a terra, portando Brych a estrarre il secondo cartellino giallo per il colombiano. Passano pochi minuti e il Real Madrid cala addirittura il poker: Marcelo sfonda sull’out di sinistra e appoggia in mezzo per il neo entrato Asensio che, tutto solo, deve solo trasformare un rigore in movimento, unendosi così alla grande festa del pubblico madrileno. Triplice fischio di Brych: il Real Madrid vince per il secondo anno di fila e per la dodicesima volta nella sua storia la Champions League, trionfando 4-1; tante lacrime per la Juventus, che vede sfumare così il ritorno alla vittoria in Europa e il sogno triplete.
JUVENTUS-REAL MADRID 1-4 (1-1)
Juventus (3-4-3): Buffon 5.5; Barzagli 5.5 (66′ Cuadrado 4), Bonucci 4.5, Chiellini 4.5; Dani Alves 5, Pjanić 5 (71′ Marchisio sv), Khedira 5, Alex Sandro 5.5; Dybala 4.5 (78′ Lemina sv), Higuaín 5, Mandžukić 6.5. A disp.: Neto, Benatia, Asamoah, Lichtsteiner. All.: Allegri 4
Real Madrid (4-3-1-2): Navas 6; Carvajal 7, Varane 7, Ramos 7.5, Marcelo 7.5; Modrić 7.5, Casemiro 7, Kroos 7.5 (89′ Morata sv); Isco 8 (82′ Asensio 7); Ronaldo 8.5, Benzema 6.5 (77′ Bale sv). A disp.: Casilla, Nacho, Kovačić, Danilo. All.: Zidane 9
Arbitro: Felix Brych (GER)
Marcatori: 20′ Cristiano Ronaldo (R), 27′ Mandžukić (J), 61′ Casemiro (R), 64′ Cristiano Ronaldo (R), 90′ Asensio (R)
Note-Ammoniti: Dybala, Pjanić, Alex Sandro (J); Ramos, Carvajal, Kroos (R)
Espulsioni: Cuadrado (J) per somma di ammonizioni