Un “Totti Day” da brividi all’Olimpico. Nel giorno dell’ultima partita dello storico capitano giallorosso, la Roma deve prima rincorrere il gol del baby Pellegri, poi subisce un pareggio inaspettato e rischia anche lo svantaggio nel finale sul contropiede di Lazović. In pieno recupero è Perotti a decidere il match, regalando la seconda posizione in classifica alla squadra del tecnico Spalletti.
Spalletti non cede alle richieste dei tifosi giallorossi e fa partire Francesco Totti dalla panchina confermando il 4-2-3-1 con Džeko punta di riferimento offensivo. Il Genoa, matematicamente salvo, si presenta allo stadio Olimpico con tante assenze come quelle di Pandev, Pinilla, Rigoni e Simeone. In attacco il giovanissimo Pietro Pellegri classe 2001. Proprio quest’ultimo colpisce a sorpresa nei primi minuti di gioco, raccogliendo un lancio in profondità di Lazović, resistendo alla marcatura di Manōlas e bruciando Szczęsny di destro. Un gol storico perché Pellegri diventa il terzo più giovane calciatore a segnare in serie A. La Roma però non vuole rovinarsi la festa e trova il pareggio immediato con Džeko: il bosniaco controlla un cross dalla sinistra, colpisce il palo ma sulla respinta si fa trovare pronto a insaccare in rete per il boato della tifoseria capitolina. La gioia del pubblico di casa viene strozzata dall’infortunio al ginocchio capitato a Emerson Palmieri. Il centrocampista, fresco di convocazione di Ventura in nazionale, cade a terra per un dolore al ginocchio sinistro ed esce in barella; per lui la maglia azzurra molto probabilmente dovrà attendere. La Roma stringe i tempi e vuole trovare subito il raddoppio per mettere al sicuro il risultato: al 19′ Džeko sorprende l’intera linea difensiva rossoblu e si fa respingere la conclusione da Lamanna, due minuti più tardi un diagonale di El Shaarawy termina di poco vicino al palo. Al 40′ occasione ghiottissima per la Roma: Strootman crossa deciso da sinistra per Džeko che, disturbato forse fallosamente da Gentiletti, non riesce a trovare la deviazione in porta.
La Roma è raggiante in avvio di ripresa, eppure in area sbatte con insistenza contro un muro genoano lesto a limitare i danni. Al 54′ tutto l’Olimpico si accende per il momento più atteso della giornata: l’ingresso in campo di Francesco Totti al posto di Salah, sotto un clima incredibile per salutare l’ultima apparizione in giallorosso dello storico capitano della Roma. L’innesto del “Pupone” accende gli animi in tribuna, ma non in campo dove la Roma continua a faticare nel tentativo di trovare il raddoppio anche perché il Genoa abbassa ulteriormente il proprio baricentro aumentano la densità di maglie rossoblu in area di rigore. Il primo vero brivido della ripresa è di Strootman con un sinistro velenoso dalla distanza ce gira troppo e finisce sul fondo, successivamente Lamanna si supera in tuffo deviando in angolo un colpo di testa di El Shaarawy da distanza ravvicinata. Gli incubi giallorossi vengono messi momentaneamente a tacere al 74′ quando Strootman apre a destra per Džeko; il bosniaco controlla di esperienza e poi serve per l’inserimento dell’accorrente De Rossi, che di sinistro realizza. Quella di oggi però sembra una partita thriller perché il Genoa trova in maniera inaspettata lo spunto per trovare il pareggio grazie al colpo di testa di Lazović, bravo a raccogliere il suggerimento da sinistra di Laxalt. Minuti finali da cardiopalma. La Roma si getta all’attacco per trovare il gol Champions League, rischiando grosso sul contropiede di Lazović, che colpisce il palo a Szczęsny battuto. Provvede Perotti a porre la fine a questo incubo trova proprio in zona Cesarini il nuovo gol del vantaggio che può valere la qualificazione diretta alla fase a gironi di Champions League.
ROMA-GENOA 3-2 (1-1)
Roma (4-2-3-1): Szczęsny 6; Rüdiger 6, Manōlas 5.5, Fazio 5.5, Emerson 6 (18′ Mário Rui 5.5); De Rossi 6.5, Strootman 6; Salah 6 (54′ Totti 6), Nainggolan 6, El Shaarawy 6.5 (70′ Perotti 7); Džeko 7.5. A disp.: Lobonț, Alisson, Juan Jesus, Vermaelen, Bruno Peres, Grenier, Gerson, Paredes. All.: Luciano Spalletti.
Genoa (3-5-2): Lamanna 6.5; Biraschi 6, Muñoz 5.5, Gentiletti 5; Lazović 6.5, Veloso 6, Cofie 6, Laxalt 6.5, Hiljemark 6 (56′ Cataldi 5.5); Palladino 5 (50′ Ninković 6), Pellegri 7 (70′ Ntcham sv). A disp.: Rubinho, Burdisso, Zima, Morosini, Beghetto. All.: Ivan Jurić.
Arbitro: Paolo Tagliavento di Terni.
Marcatori: 3′ Pellegri (G), 10′ Džeko (R), 74′ De Rossi (R), 70′ Lazović (G), 90′ Perotti (R).
Note – Ammoniti: Džeko (R).