Tappa dolomitica durissima tra la Val di Fassa e la Val Gardena con il plotone del Giro d’Italia costretto a districarsi tra cinque Gran Premi della Montagna, di cui ben due di prima categoria. Si partirà da Moena e si inizierà subito a faticare perché al km 14 si raggiunge Canazei e si sale verso il Passo del Pordoi, un GPM di 1/a categoria di 11.8 km con pendenze tra il 6% e il 7%. Per la 39/a volta nella propria storia questa vetta saluterà la carovana rosa; l’ultima volta avvenne nel 2008.
Il tempo di rifiatare transitando per Pieve di Livinallongo, per poi raggiungere Cernadoi dove comincia l’ascesa verso Passo Valparola, GPM di 2/a categoria di 12.9 km con un picco massimo del 14% proprio in prossimità della vetta. La terza salita odierna invece è prevista al km 76 quando da Corvara si salirà verso il Passo Gardena, GPM di 2/ categoria di 9.3 km con pendenze che anche qui oscillano tra il 6% e il 7%. Da qui la discesa verso Ortisei per affrontare il Passo di Pinei, GPM di 3/a categoria di 4.2 km, una fatica breve ma con pendenze da tenere d’occhio.
Il gran finale è a Ponte Gardena. Una salita di prima categoria di 9.3 km fino a Pontives e distante soli 4 km dall’arrivo finale. Sarà durissima perché i protagonisti avranno accumulato notevole fatica nelle gambe e saranno costretti a una conclusione con una pendenza media del 9.3%, dove potrebbe saltare qualche testa importante aspettando gli attacchi dei big. L’arrivo a Ortisei inoltre nasconderà un’ultima insidia a pochi metri con uno strappetto al 13%. Nel 2005 Ortisei vide la vittoria del colombiano Ivan Parra e consacrò la maglia rosa di Paolo Salvoldelli che qualche giorno più tardi conquistò il suo secondo Giro d’Italia.