Si è quasi conclusa la stagione 2016-2017 della Serie A Femminile (manca solo lo spareggio tra San Zaccaria e Como di cui non è stata ancora decisa la data) ma ormai i verdetti sono stati pronunciati ed è possibile ora trarre qualche conclusione.
Partiamo dalla vincitrice, la Fiorentina Women: la squadra del duo Sauro Fattori-Antonio Cincotta ha sfoderato una stagione quasi perfetta, con ventuno vittorie e una sola sconfitta maturata contro il Mozzanica. Le viola hanno segnato ben 88 reti e hanno subito solo 7 gol, risultando miglior attacco e miglior difesa. Di questi 88 reti ben 60 vengono dal parco attaccanti con Tatiana Bonetti che fa la parte del leone con ben 21 marcature mentre sono ben 12 le giocatrici che sono andate a segno almeno una volta. Un campionato da incorniciare.
Proseguiamo con la squadra seconda classificata, il Brescia di Milena Bertolini: le lombarde sono state distaccate di ben otto punti frutto principalmente della doppia sconfitta con la Fiorentina e della sconfitta con il Verona e possono vantare il secondo miglior attaccato e la seconda migliore difesa anche se hanno subito ben 22 gol. La migliore marcatrice delle biancoblu è Cristiana Girelli con 17 reti ma subito dopo troviamo la centrocampista Barbara Bonansea con 12 reti e solo dopo Daniela Sabatino, 11 gol per lei. Era difficile fare di meglio contro questa Fiorentina.
Al terzo e quarto posto troviamo il Verona e il Mozzanica con sentimenti opposti. Da un lato ci sono le scaligere che chiudono a 45 punti e sono fuori dall’Europa, dall’altro ci sono le bergamasche che con 44 punti possono dire di aver fatto un piccolo capolavoro. La formazione di Renato Longega esce con le ossa abbastanza rotte da questa competizione, complici anche i tanti infortuni che hanno evidenziato una panchina non lunghissima, ma ritrova una Manuela Giugliano competitiva che sigla le stesse reti del capitano Melania Gabbiadini. La squadra di Elio Garavaglia invece scopre la vena realizzativa della coppia Valeria Pirone-Valentina Giacinti che da sole hanno segnato più della metà dei gol di squadra e che dà ampie garanzie per il futuro, sempre che la formazione resti la stessa.
Subito dopo ci sono Res Roma e Tavagnacco, le due formazioni che hanno evitato i playout salvezza. Le romane di Fabio Melillo chiudono con una difesa migliore di Verona e Mozzanica (a proposito, Cabrini, quando convochiamo la Pipitone in Nazionale?) e con una squadra giovanissima e che potrà dare ancora tanto nei prossimi anni visti i talenti che sta sfornando e che stanno affollando le nazionali giovanili femminili anche se deve risolvere il problema bomber (solo 34 reti in tutta la stagione e solo 18 dalle attaccanti). Le friulane di Amedeo Cassia sono felicissime di aver chiuso senza problemi una nuova stagione e possono ora contare sui gol di Lana Clelland, capocannoniere del torneo con ben 23 reti a soli 24 anni e con un radioso futuro davanti. Ora però si impone un certo cambio generazionale, visto che Elisa Camporese, Alessia Tuttino e Paola Brumana non sono più giovanissime.
Il Cuneo si salva dalla lotteria dei playout e condanna alla retrocessione diretta il Chieti visto che tra le due squadra ci sono undici punti, quattro in più dei 7 necessari per evitare lo scontro diretto. La formazione di Gianluca Petruzzelli torna in Serie A Femminile e si salva non senza patemi ma potendo contare su ottimi risultati soprattutto contro le dirette concorrenti (6 punti contro Luserna e Chieti, 4 contro San Zaccaria e Jesina). Vedremo se l’apporto di reti di Sandy Iannella e Simona Sodini si farà ancora sentire il prossimo anno.
Parliamo ora un attimo delle due spareggianti, San Zaccaria e Como 2000. Le due squadre arrivano al playout con solo due punti di distacco (San Zaccaria 21, Como 2000 19) e nei due incontri della regular season le biancorosse hanno vinto entrambe le volte contro le biancazzurre: all’andata bastò il gol di Giulia Baldini e Presutti fece miracoli per non rendere il paddivo peggiore mentre al ritorno Simona Cimatti siglò una doppietta (con in mezzo la rete di Katia Coppola) fissando il risultato sul 2-1. Vedremo se la formazione di Giuseppe Gerosa ribalterà i favori del pronostico e batterà la squadra di Fausto Lorenzini.
Per ultimo andiamo a vedere cosa hanno combinato le retrocesse: Chieti, Luserna e Jesina ritornano in Serie B dopo un solo anno di permanenza in Serie A. Delle tre il Luserna ha segnato più reti (30) ma ne ha anche subite di più (75) e vanta la migliore marcatrice (Romina Pinna con 11 gol). Il Chieti delle sorelle Guida e Gloria Di Camillo aveva anche una formazione di tutto rispetto (Elisabetta Tona, Evelyn Vicchiarello e Penelope Riboldi, giusto per citare alcuni nomi) ma non è riuscita a rendere al meglio, mentre la Jesina chiude da triste ultima con solo due vittorie all’attivo (una di misura contro Como 2000 e una rocambolesca contro il Tavagnacco) e saluta la massima serie con soli nove punti guadagnati.