Dentro il girone infernale
Il sorteggio di ieri a Kyoto ha consegnato all’Italia le avversarie nella Coppa del Mondo 2019. Rispetto ad altri sport, il rugby tende ad accelerare i tempi e questo, si sa, è un bene, ma resta singolare che un sorteggio di questo tipo arrivi a più di due anni dall’inizio della manifestazione e le stesse gerarchie di ranking usate per la suddivisione delle squadre in varie fasce potrebbero cambiare di qui al 2019.
È tuttavia già un miglioramento rispetto al sorteggio della Rugby World Cup 2015, tenuto addirittura tre anni (!) prima del fischio d’inizio della gara inaugurale dell’edizione inglese.
Conseguenza del ranking internazionale era, soprattutto, la presenza del Sudafrica in seconda fascia. Due volte campioni del mondo, gli Springboks sono in fase abbastanza calante e il rugby nella ‘nazione arcobaleno’ vive uno dei momenti più drammatici (sportivamente parlando) della sua storia. Il settimo posto nella classifica internazionale fa eco alla perdita di competitività avvertita nelle ultime finestre internazionali, di cui il ko col Giappone nel 2015 a Brighton è immagine eloquente. Successivamente, nonostante le roboanti vittorie contro Samoa (46-6), Scozia (34-16) e Stati Uniti (64-0), per non parlare della vittoria sul Galles ai quarti di finale, il Sudafrica non si è mai realmente ripreso e lo prova il terzo posto nel Rugby Championship 2016, oltre a un digiuno nel massimo torneo dell’Emisfero Sud che dura dal 2009.
Diviso circa l’opportunità delle quota ‘razziali’ (con tutte le virgolette del caso), il Sudafrica ha perso per la prima volta contro l’Italia nei test dello scorso autunno, il 19 novembre 2016 a Firenze e proprio da quella data storica dobbiamo provare a ripartire: non ci ha dato motivi per sorridere il 6 Nazioni né quest’urna pare essere stata benevola, se si pensa anche all’accoppiamento con gli All Blacks.
Insomma girone di ferro o secondo posto fattibile, visto il calo dei sudafricani?
Solo il campo ce lo dirà ma una sola è la certezza: non partiamo favoriti, almeno contro le due big. E delle altre avversarie (contro la vincente dei ripescaggi e delle qualificazioni di Africa Rugby) non conosciamo ancora il nome.
E ci vorrà ancora un po’: stranezze di un sorteggio arrivato presto eppure incompleto.