È cominciata ufficialmente da stamattina la terza avventura di Dick Advocaat sulla panchina della Nazionale olandese. Dopo le indiscrezioni e le prime conferme degli scorsi giorni, la Federcalcio ha comunicato in conferenza stampa l’ingaggio del tecnico de L’Aia, che sarà assistito dall’ex leggenda del Milan e già membro del suo staff nel 2004 Ruud Gullit: un ritorno a sorpresa per il fantasista, la cui ultima esperienza in panchina risaliva al 2011 con il Terek Grozny.
70 anni il prossimo 27 settembre, Advocaat torna così a guidare in prima persona l’Olanda dopo 13 anni: l’allenatore aveva già diretto la squadra tra il 1992 e il 1994 e poi tra il 2002 e il 2004, in cui aveva conquistato rispettivamente i quarti di finale ai Mondiali 1994 e le semifinali degli Europei 2004. Ma il rapporto tra l’attuale tecnico del Fenerbahçe e gli Orange è stato ancora più profondo se si considerano anche le tre esperienze vissute da assistente in panchina, l’ultima proprio nel 2016 con quel Blind come allenatore che oggi si appresta a sostituire.
Advocaat terminerà dunque il campionato con il Fenerbahçe (attualmente terzo in classifica in campionato), poi potrà dare il via alla sua nuova avventura. La Federcalcio lo ha chiamato per conquistare un solo obiettivo: tentare la rimonta nel gruppo A delle Qualificazioni ai Mondiali e volare in Russia la prossima estate. Un’impresa tutt’altro che semplice, visto il deludente momento del calcio olandese e le prestazioni mostrate dalla squadra con Blind in panchina: Advocaat avrà a disposizione cinque partite (contro Lussemburgo, Francia, Bulgaria, Bielorussia e Svezia) per tentare la rimonta e conquistare almeno un posto per i play-off, per evitare l’ennesima disfatta degli Orange.