Le sliding doors all’italiana, la linea Istanbul-Atene, le proteste salate del Texas
I verdetti stanno prendendo forma. Campionato italiano, non ancora. NBA ed Eurolega, assolutamente sì.
Le due notizie forse più importanti nel panorama italiano riguardano due cambi di maglia. Daniele Cavaliero lascia Varese per tornare nella sua Trieste, pronto a disputare i playoff di A2. Non sarà l’unico a scendere dalla massima serie per prendere parte alla post-season, perché Stefano Gentile vestirà la maglia della Virtus Bologna nella parte finale della stagione, con un pre-accordo che lo legherà alle V nere fino al 2019.
In Eurolega, invece, due delle quattro partecipanti alla Final Four di Istanbul sono note a tutti. CSKA Mosca e Fenerbahce, le due finaliste della scorsa edizione, hanno già conquistato il pass. Real Madrid ed Efes in vantaggio 2-1, rispettivamente contro Darussafaka ed Olympiacos, con la possibilità di archiviare anche gara-4 e raggiungere un obiettivo di grande prestigio. Velimir Perasović tenta di nuovo l’impresa, dopo aver agguantato un posto nella Final Four di Berlino sulla panchina di Vitoria. Erano diversi i dubbi a proposito del potenziale dell’Efes, ma il coach croato ci ha messo ben poco a conferire la giusta fiducia ai suoi e a sviluppare un gioco efficace sia in attacco che in difesa. Sorridono di meno, senza dubbio, i giocatori del Panathinaikos. Il proprietario della società aveva promesso un premio di 250.000 dollari in caso di passaggio del turno. 3-0 per gli uomini di Obradovic e tutti a casa. Non in aereo però. Un bel viaggetto di 1100km in pullman, così da avere il tempo per rinfrescarsi le idee e ripensare a quanto fatto.
Dall’altra parte dell’Oceano, sono già 3 le squadre ad aver passato il turno e ad approdare alle semifinali di conference. 4-0 sia per Cleveland che per Golden State, e anche qui si tratta delle partecipanti alle ultime due edizioni delle Finals. A far loro compagnia c’è anche Houston, autrice di un 4-1 ai danni degli Oklahoma City Thunder dell’uomo che fa rima con tripla-doppia. James Harden 1, Russell Westbrook 0. Verrebbe da dire così, ma ricondurre la serie ad un duello tra questi due eccellenti interpreti del gioco sarebbe tanto riduttivo quanto sbagliato. Ha vinto, infatti, chi è stato in grado di essere più squadra ma, soprattutto, chi può vantare un roster di livello.
Una serie che ha permesso a Houston di prendersi qualche giorno di riposo, nell’attesa di scoprire chi tra San Antonio e Memphis li raggiungerà a breve, e in cui il proprietario dei Rockets si è preso la briga di protestare animatamente a pochi centimetri da Bill Kennedy, uno degli arbitri del match.
Ecco, per la cronaca, la protesta di Mr. Leslie Alexander gli è costata qualcosa come 100.000 dollari.
Se durante questi playoff doveste mai avere qualcosa da appuntare, non ci sono problemi.
Mi raccomando, però. Sottovoce.