La Ferrari sbarca in Russia con l’obiettivo di confermare quanto di buono fatto vedere nei tre gran premi precedenti, con il rammarico che forse, senza l’incidente di Giovinazzi in Cina, le vittorie sarebbero state tre su tre. Un grande passo avanti, in ogni caso, rispetto alla passata stagione in cui le Mercedes erano non solo inarrivabili, ma la rossa percepiva il fiato sul collo delle Red Bull. Sebastian Vettel è attualmente leader del mondiale non soltanto dal punto di vista della classifica, ma anche emotivamente: perché se è vero che Lewis Hamilton ha ammesso a più riprese che la lotta con la Ferrari lo stimola parecchio, lo sguardo visto dopo il GP del Bahrain è di colui il quale inizia a temere davvero quella monoposto.
L’aspetto rivoluzionario rispetto al passato è che adesso il team di Maurizio Arrivabene ha deciso di portare sviluppi continui alla propria monoposto, e non più pacchetti migliorativi maggiori ogni due o tre mesi: questo perché spesso, in passato, il punto dolente della gestione Ferrari è stato proprio lo sviluppo della monoposto. Cambiare direzione, nel caso le scelte si rivelassero errate, dopo un aggiornamento ridotto è molto più facile che farlo dopo aver modificato in maniera imponente il setup della monoposto.
Ciò che sta permettendo al Cavallino Rampante di stare davanti a tutti è la gestione delle gomme, nettamente migliore rispetto alle Mercedes che, a quanto pare, stressano molto le Pirelli; un aspetto a cui ha contribuito soprattutto il passo lungo della Freccia d’Argento, un qualcosa che non sarà possibile modificare con pacchetti di aggiornamenti futuri. Ed è per questo che a Maranello, seppur siano consapevoli che il mondiale sia appena iniziato e ci sia molto da lavorare, i sorrisi sono sulla bocca di tutti.
Le basse temperature registrate negli ultimi giorni in Russia non aiuteranno decisamente la Ferrari, perché più farà freddo a Sochi e più le gomme saranno un fattore meno importante durante l’arco di tutto il weekend. Considerando che sul giro secco la Mercedes è ancora decisamente avanti, e il mezzo secondo rifilato da Bottas a Vettel in Bahrain ne è la testimonianza più eloquente, a Stoccarda sperano decisamente che il meteo li assista e continui a registrare temperature vicine agli zero gradi (durante la notte). Nel caso in cui la Ferrari dovesse tirare fuori un buon risultato anche in queste condizioni, però, a quel punto la pressione aumenterebbe in maniera esponenziale sulle spalle di Toto Wolff, l’uomo più nervoso di tutto il paddock dall’inizio di questo mondiale 2017.