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Golf, l’America, la moviola, gli alligatori e la United Airlines

StefanoT / Shutterstock.com

Non è un gran periodo per il golf in America con moltissimi incidenti e discussioni che si sono generate in questi giorni.

La prima riguarda la nota compagnia aerea United Airlines, salita agli onori della cronaca prima per l’incidente che ha visto due ragazze non salire a bordo di un aereo per l’uso dei leggings e dopo per il video ormai a diffusione mondiale di David Dao che è stato forzatamente portato via dall’aereo dopo un overbooking in maniera rude e violenta e che ha causato non pochi problemi di immagine pubblica alla compagnia, vista anche la risposta del loro social media manager. Oggi c’è un nuovo problema che è stato portato alla luce dal giocatore australiano professionista Matthew Goggin che sul suo canale Twitter ha postato la foto delle sue mazze da golf completamente spezzate accompagnandole con questa frase: “Prima volta in venti anni e passa che apro i miei bagagli e trovo questo. Ho deciso di sporgere reclamo ma devo ammettere di essere un pochino intimidito dalla United.”

La seconda riguarda gli alligatori che hanno una predilizione per alcuni circuiti golfistici: dopo l’incidente dell’anno scorso al Buffalo Creek Golf Course in Florida che vide un alligatore sorprendere un gruppo di tifosi e sportivi che seguivano il percorso attraversando pacificamente il fairway, stavolta è toccato all’Ocean Ridge Plantation nella Carolina del Nord dove due alligatori hanno cominciato a lottare in un laghetto che era stato posto come ostacolo nel percorso di golf denominato Panther’s Run.

L’ultima polemica riguarda l’uso eccessivo della moviola nel golf con gli ultimi clamorosi casi di Anna Nordqvist e Lexi Thompson: dopo le recenti polemiche di quello che molti addetti ai lavori (compreso Tiger Woods) ha chiamato “un arbitraggio da poltrona”, la USGA e la R&A hanno annunciato la Decisione 34-3/10 che contiene due regole che puntano a proteggere i giocatori e ad evitare che vengano penalizzato per infrazioni che non possono essere ragionevolmente viste se non con la moviola. La decisione è entrata subito in azione e non elimina l’utilizzo del video per alcune infrazioni ma ne minimizza soprattutto l’effetto dovuto al caso di alcuni telespettatori che durante i percorsi di golf hanno chiamato la LPGA per un’infrazione che solo la moviola da casa era stata in grado di rilevare: con queste regole il commissario del torneo potrà valutare caso per caso e decidere se è il caso di utilizzare le registrazioni. Queste le parole di Thomas Pagel, senior director per le regole della USGA: “La tecnologia continua a migliorare e ha migliorato l’esperienza visuale per tutti i fans ma ha anche aumentato la possibilità di scenari negativi dove le telecamere vedono qualcosa che l’occhio umano non riesce a percepire. Abbiamo subito affrontato la questione per migliorare il gioco.”