È un Paolo Tramezzani piuttosto emozionato, quello che incontriamo nella zona mista dello Stade de Suisse di Berna, al termine del vittorioso incontro contro lo Young Boys. Il tecnico è, ovviamente, più che soddisfatto della prova offerta dai suoi ragazzi: “Siamo andati anche oltre le mie aspettative, contro una squadra forte, sul suo campo. I ragazzi fanno bene, hanno acquisito diversi automatismi. La prestazione ha coinvolto tutti i giocatori che si sono espressi, secondo me, tutti al massimo. Davanti, Armando e Gianni fanno un gran movimento, si cercano, si trovano, a volte si nascondono un po’, come fanno certi pugili, cercano la profondità. L’Europa? Ci sono sette partite ancora da giocare, i ragazzi mi danno fiducia, dovremo gestirci, penso un po’ a tutto. Io dovrò guardare alcune cose, domenica ci aspetta a Zurigo una partita molto importante.”
“Siamo a tre punti dal quarto posto, dobbiamo essere realisti, per non farci male, però molto dipenderà da noi, anche se non vogliamo fare i finti umili. La difesa a cinque? Ci vogliono i giocatori giusti per giocare in questo modo: mi piace molto come dietro interpretano questo modulo, partecipando all’azione in fase di possesso palla e di non possesso. Le cose funzionano, ma penso che, al di là dei moduli, sia importante come i ragazzi interpretano il proprio ruolo, e la loro posizione in campo.”
Euforico anche il presidente Renzetti: “Sono contento di vedere la squadra giocare con questo modulo: credo sia particolarmente congeniale al calcio che si gioca in Svizzera. Il futuro del Lugano? Vedremo, su Alioski ci sono diverse squadre, c’è anche il suo procuratore nelle trattative, quindi è una situazione in divenire. Io sono soddisfatto di questi risultati, e di questi giocatori: ogni anno mi ritrovo a dover fare mercato con pochi mezzi, e non so quanti sarebbero in grado di ottenere questi risultati, a parità di risorse impiegate. L’Europa? Ci pensiamo, ma non rivoluzionerà il nostro modo di fare: non ci potremo permettere, in caso di qualificazione, di allestire una squadra di un certo tipo per poi trovarci, magari, fuori alle prime partite.”