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Follia ultrà in Francia, il Bastia rischia la retrocessione anticipata

Dopo gli incidenti avvenuti durante Bastia-Lione, ora la squadra corsa rischia di pagare un conto salatissimo per le intemperanze dei suoi tifosi, già diffidato in passato per il comportamento irresponsabile dei suoi ultrà sia nel 2012 quando lo stadio Armand Cesari fu squalificato a tempo indeterminato per i troppi episodi di violenza che quest’anno grazie ai cori razzisti contro Mario Balotelli.

Che fosse un match ad alto rischio lo si sapeva già dalla gara del girone d’andata quando ci fu un duro scontro tra gli ultrà del Lione e e l’allora allenatore del Bastia, Francois Ciccolini (poi esonerato), che aveva annunciato un’accoglienza “alla corsa” nel match di ritorno. Già nel prepartita i giocatori ospiti in campo per il riscaldamento sono stati oggetto di aggressione da parte di un gruppo di ultrà della squadra di casa che hanno cercato prima di colpire Depay e poi Mathieu Gorgelin, il portiere di riserva del Lione. Infine è scoppiata una mega-rissa che ha coinvolto un po’ tutti.

Dopo 50′ di ritardo la situazione è parzialmente rientrata e la gara ha potuto avere inizio ma l’arbitro ha di nuovo dovuto sospendere la partita quando nell’intervallo c’è stato un diverbio fra il portiere del Lione, Lopes, e il responsabile della sicurezza, Anthony Agostini (che ha poi annunciato una denuncia “per false accuse” contro il presidente del Lione, Jean-Michel Aulas). La gara a quel punto è stata definitivamente sospesa.

Ovviamente gli occhi ora sono tutti puntati sul Bastia e sugli avvenimenti che hanno coinvolto non solo i tifosi ma anche alcuni steward e addirittura un dirigente del club. A rendere ancora più pesante la responsabilità della squadra di casa anche la scarsa organizzazione e il servizio d’ordine. Il presidente della Lega francese, Nathalie Boy de la Tour, ha annunciato la mano dura: “Deploriamo quanto accaduto, la SC Bastia ha dato una pessima immagine del calcio francese. E questo danneggi l’immagine del calcio professionistico, che non merita questo”.

La sconfitta a tavolino è scontata così come le partite a porte chiuse ma quello che ora preoccupa in casa corsa è la probabilissima penalizzazione che equivarrebbe a una retrocessione anticipata, condierato che dopo 33 partite il Bastia è ultimo con con 28 punti, uno in meno del Digione e tre meno di Nancy e Llorient. In Corsica tengono il fiato sospeso fino a giovedì.