Dal nostro inviato a Lugano (CH)
Partita importante, quella del Lunedì dell’Angelo allo stadio di Cornaredo: i precedenti di stagione con il Thun di Tosetti e Rapp dicono solo due pareggi e, soprattutto, una pesante sconfitta rimediata in trasferta qualche mese fa, sconfitta che segnò il minimo storico dei rapporti tra il presidente Renzetti e Tramezzani. Le cose, nel frattempo, sono cambiate: i ticinesi hanno ottenuto, negli ultimi due incontri, due convincenti vittorie contro due avversarie di alto livello come Lucerna e Sion, mentre i bernesi (che hanno sostituito il tecnico Jeff Saibene con il bellinzonese Lustrinelli) hanno, al contrario, raccolto, nelle ultime settimane, tanti complimenti, ma pochi punti.
Ci accoglie, nella sala stampa dello stadio di Cornaredo, al termine dell’allenamento del mattino, un Tramezzani sorridente e sereno. Ecco le sue principali dichiarazioni: “Il Thun è una compagine pericolosa, l’avversario che ci ha messo più in difficoltà nell’arco del torneo (a parte, ovviamente, il Basilea – ndr): sono una squadra che si muove bene, che ci ha dato problemi e che è in grado di darne non solo a noi.”
Il vostro cronista ha quindi chiesto al tecnico bianconero se, a suo parere, è cambiato qualcosa da quando Lustrinelli ha preso i mano la compagine bernese: “Loro appoggiano molte giocate ai due mediani, che sono forti e danno equilibrio, contribuendo a tenere la squadra corta, facendo poi da collegamento tra la difesa a quattro difensori e i quattro giocatori d’attacco. Ho avuto la sensazione che, rispetto a prima, accompagnino forse meno l’azione nella metà campo avversaria, ma sono bravi a trovare sempre l’accentramento di uno degli esterni (Tosetti o Fassnacht) e, in questa manovra, le punte sanno andare nello spazio, incrociandosi. In questo modo, non danno punti di riferimento. Valuteremo, a questo punto, se proseguire con il 3-5-2 delle ultime partite o se, magari, tornare anche noi alla difesa a quattro, in modo da avere un giocatore in più a centrocampo: deciderò domani.”
Tramezzani ha poi proseguito nella disanima del momento della propria squadra: “I risultati positivi, ovviamente, sono importanti, ma ora servirà dare continuità. Il nostro impegno prosegue come prima, cercando sempre di bilanciare i carichi di lavoro. La squadra sta facendo bene; vedremo anche loro che partita decideranno di fare, se ci aspetteranno, chiudendo gli spazi, o se invece proveranno a fare qualcosa. Nelle ultime due gare, contro squadre che giocavano e lasciavano giocare, abbiamo fatto bene, anche perché gli avversari ci costringevano ad abbassarci e, nelle ripartenze, possiamo contare su giocatori di qualità a gestire e finalizzare le azioni. Sono anche fortunato di poter avere, tra i rincalzi, alcuni elementi validi: Junior e Mizrachi, quando hanno giocato, hanno sempre fatto bene e, se nella prossima stagione Alioski e Sadiku partiranno, potrei valutare seriamente di promuoverli titolari, senza cercare altri giocatori offensivi sul mercato.”