Philippe Gilbert: vista la condizione messa in mostra in quest’avvio di stagione, il campione belga – vincitore del Giro delle Fiandre – sarà il più risentito del cambio di percorso che ha escluso dai chilometri finali lo strappo del Cauberg, già teatro in tre occasioni degli attacchi vincenti del corridore vallone. Con il finale stravolto, la corsa si potrebbe accendere da molto più lontano e il belga in questa campagna del nord appena conclusasi ha dimostrato di saper leggere perfettamente i momenti decisivi delle corse, inserendosi sempre nelle fughe buone.
Enrico Gasparotto: trentacinquenne friulano, l’uomo da quest’anno in forze alla Bahrain Merida è un altro corridore che sulla salita del Cauberg ha spesso fatto la differenza, aggiudicandosi l’Amstel Gold Race nel 2012 e 2016 – queste anche le sue ultime due vittorie in carriera da professionista. Tra i classici favoriti della vigilia di questa corsa, Gasparotto potrebbe essere quello più penalizzato dal cambio di percorso, non potendo contare nell’eventuale volata a ranghi ristretti sull’esplosività di diversi suoi avversari.
Alejandro Valverde: chi potrebbe diventare l’uomo da battere è invece Alejandro Valverde, uno dei migliori degli ultimi anni sulle Ardenne – in una condizione fisica già straripante in questo inizio di 2017 – ma ancora a quota zero successi nella classica olandese della birra. La Movistar si incaricherà molto probabilmente di fare corsa dura sui 34 muri presenti in giornata, cercando di tagliare fuori dalla lotta per la vittoria i pochi sprinter presenti in gruppo.
Michael Matthews: da diversi anni arriva all’Amstel Gold Race con le quote di favorito, senza però essere ancora riuscito ad andare oltre il 3° posto del 2015. Velocista a tutti gli effetti (abile a tenere sugli strappi), il cambio di percorso non può che essere visto come un vantaggio per il corridore australiano del Team Sunweb. Insieme a Bryan Coquard, sulla carta sarà l’uomo più veloce in gruppo ai nastri di partenza di Maastricht.
Greg Van Avermaet: l’uomo del momento nella fase migliore della sua carriera. Il belga della BMC sta facendo il Sagan e gli ultimi risultati lasciano spazio a pochi commenti: nelle ultime quattro gare disputate Van Avermaet ha conquistato tre vittorie (E3 Harelbeke, Gent-Wevelgem, Parigi-Roubaix) e un 2° posto (Giro delle Fiandre). Un vero e proprio cannibale di queste classiche di primavera che sabato cercherà la prima vittoria all’Amstel Gold Race.
Gli outsiders: Bryan Coquard, Sonny Colbrelli, Diego Ulissi, Michał Kwiatkowski, Petr Vakoč.
Vincitore Amstel Gold Race 2017: Michael Matthews – per la prima volta dopo un paio d’anni l’australiano arriva all’Amstel Gold Race senza l’onere di essere il favorito, frutto di una prima parte di stagione in chiaroscuro. Si prospetta quindi una vigilia più rilassata per Matthews, che liberato quest’anno dal peso di essere l’uomo da battere, potrebbe finalmente giocarsi il successo fino in fondo domenica pomeriggio.
Alziamo le quote: Simon Gerrans-Michael Albasini – perso il capitano Michael Matthews, saranno Gerrans e Albasini gli uomini faro dell’Orica-Scott in questa settimana delle Ardenne. Lo svizzero dovrebbe puntare principalmente su Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi, mentre per l’Amstel la squadra dovrebbe essere tutta a servizio del corridore australiano.