Una sconfitta fa sempre male ma, in alcuni casi, può avere qualche risvolto positivo. Nel match di Euroleague tra Fenerbahce e Barcellona, vinto dalla squadra di Obradovic per 68-65, Juan Carlos Navarro ha raggiunto quota 4000 punti nella massima competizione europea. Già leader nella categoria statistica, “La Bomba” è il primo giocatore nella storia dell’Eurolega a tagliare questo traguardo.
L’attenzione, però, è tutta per il confronto tra Stella Rossa Belgrado e Darussafaka Istanbul, valida per aggiudicarsi l’ottavo e ultimo posto nei playoff. Un’opportunità che nessuna di queste due squadre vorrà lasciarsi scappare, anche perché chi vince prosegue, chi perde torna a casa.
Chi invece lotta per non finire sul fondo della classifica sono l’Olimpia Milano e l’Unics Kazan, in quello che è a tutti gli effetti il ritorno a casa di Keith Langford, l’ultimo vero leader che ha vestito la casacca delle Scarpette Rosse. Una magra consolazione, se si pensa a quelli che erano gli obiettivi della squadra di Repesa ad inizio Eurolega.
È tempo di tirare qualche conclusione anche in Nba, con i Golden State Warriors che, per il terzo anno di fila, archiviano la regular season con il miglior record della Lega. E, mentre i prossimi protagonisti del Draft si muovono per trovarsi nelle condizioni migliori in occasione della grande chiamata, Dennis Rodman la tocca piano. Secondo quello che è stato uno dei migliori rimbalzisti (e non solo) nella storia del Gioco, LeBron James si concederebbe troppo riposo, a differenza di quanto fatto anni fa da Sua Altezza Aerea, Michael Jordan. Un LeBron, quindi, che si permette di saltare gare e lamentarsi in un’epoca in cui l’NBA ha bisogno di personaggi come lui. Una NBA diversa da quella vissuta da MJ e da Rodman, definita da quest’ultimo “più dura”.
King James, però, qualche merito lo ha avuto contro i Celtics: prestazione da 36 punti, 10 rimbalzi e 6 assist, vittoria del match e primo posto nella Eastern Conference riconquistato.
Perché, fino a prova contraria, nonostante la macchina da triple-doppie chiamata Russell Westbrook e un James Harden in formato MVP, il Re della Lega è ancora lui.