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Lega Pro, un successo la campagna “Non c’è partita senza avversario”

Copyright MondoSportivo.it / Silvano Pulga

Dopo gli episodi di violenza accaduti ad Ancona, a Matera e a Catanzaro, questa volta sono i giocatori del Taranto ad essere stati vittima di un attacco efferato da parte di alcuni pseudotifosi. Mentre la seconda delle due sedute di allenamento in programma sono arrivati una trentina di persone incappucciate che, dopo aver lanciato uova e un paio di bombe carta, sono arrivati a contatto con gli atleti e a farne le spese sono stati il portiere Roberto Maurantonio e i difensori Errico Altobello e Mariano Stendardo insieme all’allenatore Salvatore Ciullo, intervenuto per sedare gli animi. La Digos sta indagando sull’accaduto, raccogliendo le testimonianze degli atleti.

L’Associazione Italia Calciatori (AIC), dopo aver inviato a Taranto il suo consigliere Danilo Coppola, ha già ottenuto lo slittamento di quindici minuti del calcio di inizio di tutte le partite e non ha comunque escluso l’ipotesi di richiedere lo stop del campionato di tutti e tre i gironi di Lega Pro. Dal canto suo la società pugliese, con un comunicato stampa da parte della presidente Elisabetta Zelatore, ha fatto sapere che l’attuale presidenza ha comunicato “la decisione di voler valutare e riconsiderare a fine campionato il futuro impegno nella società e a favore del calcio a Taranto.
Contestualmente e responsabilmente confermano l’impegno a garantire la gestione ordinaria della Società sino all’ultima partita della stagione nonché il massimo impegno affinché la squadra raggiunga sul campo la permanenza in Lega Pro.”

È sceso in campo direttamente Damiano Tommasi, presidente dell’AIC, che ha lanciato la campagna “Non c’è partita senza avversario” con un comunicato stampa: “Sono settimane ormai che la violenza, nel calcio e non solo, ci sta preoccupando non poco. Cosa fare? La denuncia, le dichiarazioni di solidarietà, i 15′ di ritardo, le pene più severe o lo stop definitivo? Lanciamo oggi una campagna, “Non c’è partita senza avversario”. Si tratta di un gesto, di tanti gesti tutti insieme, ragazzi che si sentono una squadra sola. Da questo fine settimana, fino alla fine della stagione, le partite di Lega Pro inizieranno con un simbolico atto sportivo. I capitani delle due squadre entreranno in campo indossando la maglia avversaria. Allo scambio dei gagliardetti seguirà lo scambio di maglia. Il messaggio è chiaro. Quella che inizia è una partita di calcio, è sport e tutti i calciatori si sentono parte della stessa squadra, quella che ama il calcio. Senza avversario non c’è partita e mettere la maglia avversaria sarà un messaggio per tutti che la violenza, in campo e non, è fuori luogo, sempre! Sarà un gesto semplice, non certo risolutivo, ma vuole essere anche un’assunzione di responsabilità da parte dei calciatori con l’obbiettivo di placare la voglia di violenza diventata insostenibile e preoccupante…. Noi ci proviamo ad invertire la tendenza….prima che sia troppo tardi!”

L’iniziativa è stata accolta con grande entusiasmo e partecipazione e continuerà fino al termine del campionato. Basterà?