Voliamo in Brasile, per andare a conoscere uno degli uomini più importanti del Palmeiras campione dello scorso Brasileirão. Una formula perfetta quella di Cuca, allenatore che nello spazio temporale tra la fine del Paulistão 2016 e l’inizio della scorsa Serie A brasiliana ha saputo rinforzare il gruppo con innesti di assoluta qualità. Uno di questi è Tchê Tchê.
Classe 1992, tanto talento, capace di giocare a centrocampo o sull’esterno. Nel 2016 è stato finalista del campionato Paulista con l’Audax, ed è lì che ha attirato l’attenzione del Palmeiras, che lo ha preso e lo ha reso il pilastro della mediana biancoverde. Considerato la vera rivelazione della scorsa stagione, Danilo das Neves Pinheiro, in arte Tchê Tchê, sta scalando le gerarchie del calcio nazionale. Subito titolare nel Verdão di Cuca lauretosi campione dello scorso Brasileirão, la Confederação Brasileira de Futebol (CBF) lo ha inserito tra i migliori centrocampisti della scorsa stagione; ESPN Brasil gli ha riconosciuto il premio “Pallone d’argento”; la Gazeta Esportiva di Mesa Redonda lo ha omaggiato con il premio “Scelta del campionato”, uno dei più antichi del campionato brasiliano.
Selezionato nel precampionato dalla commissione tecnica di Cuca, allenatore che ha lasciato il Palmeiras dopo la vittoria dello scorso Brasileirão, Tchê Tchê non ha sentito il peso della nuova maglietta. Il suo rendimento è stato ben migliore rispetto a quello che tutti si aspettavano, ha dimostrato intensità, versatilità, talento e presenza in area di rigore. In totale, ha giocato 39 partite impreziosite da 3 gol nella seconda parte della scorsa stagione tra campionato e Copa do Brasil: titolare fisso nel Palmeiras, tanta sostanza in un centrocampo che anche quest’anno deve tenere il passo della concorrenza.
Peculiarità: Tchê Tchê è ambidestro. Dei cinque gol finora segnati con il Palmeiras, 3 li ha realizzati col mancino. “Cerco sempre di lavorare con entrambi i piedi – spiega – è il calcio di oggi che lo pretende. I calciatori devono imparare a ricoprire più ruoli ed essere più completi possibile. Saper utilizzare entrambi i piedi è qualcosa che ho imparato nel tempo, e che cerco di migliorare giorno dopo giorno. So che nel mondo del calcio internazionale serve avere questo tipo di caratteristiche, ed è per questo che voglio migliorare sempre più questa mia capacità”.
Centrocampista completo, veloce, duttile, che sa calciare bene con entrambi i piedi. Un futuro in Europa per lui? Perché no: “Tutti i calciatori, qui, sperano un giorno di poter giocare in Europa. L’Italia è un grande paese sotto l’aspetto calcistico, ha un calcio di qualità, la sua nazionale è quattro volte campione del mondo. Tanti grandi calciatori hanno giocato e giocano in Italia, sia stranieri che italiani. È un tipo di calcio che ammiro, e che guardo con piacere”. Però, ora testa al Palmeiras: “Ho un contratto con il Verdão, sono felice in questo club. Non penso troppo a quello che succederà, mi vivo il momento e lascio che le cose procedano naturalmente”.