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Viareggio Cup 2017 – La presentazione della finalissima

Siamo giunti al gran traguardo della Viareggio Cup 2017. La manifestazione giovanile – che noi di Mondosportivo abbiamo seguito fin dalla prime battute – metterà di fronte Sassuolo ed Empoli, due squadre di indubbio valore, che alla vigilia avevamo pronosticato come possibili protagoniste.

UN CAMMINO DIFFERENTE – Il Sassuolo ha superato un girone sulla carta non abbordabile, vista la presenza di PSV Eindhoven e Bologna. Nei turni eliminatori hanno compiuto vere e proprie imprese, estromettendo squadroni del calibro di Inter e Fiorentina. Poi hanno sconfitto il Torino, che sembrava avere qualche chances in più di loro. Particolare da non sottovalutare, i neroverdi hanno conquistato la qualificazione sempre ai calci di rigore, denotando freddezza dagli undici metri. L‘Empoli è stato, come si suol dire, un diesel. Ha cominciato con un pareggio, che poi si è tradotto in una vittoria a tavolino vista l’irregolarità compiuta dai russi dello Zenit. Superato il girone con un successo e due pari, gli azzurri hanno regolato Milan, SPAL e Bruges chiudendo a chiave la difesa. Zero i gol subiti nei tre match a eliminazione diretta per i toscani, che in semifinale hanno estromesso la rivelazione belga.

I PRECEDENTI DURANTE LA STAGIONE – Il cammino di Sassuolo ed Empoli si è già intrecciato durante il Campionato Primavera di quest’anno, essendo entrambi inseriti nel Girone B. Non si può dire che sia andata bene ai toscani, visto che i neroverdi si sono imposti per due volte. In casa, a novembre, addirittura per 5-0; in trasferta, presso il Centro Sportivo Monteboro di Empoli, per 2-3. In quest’ultimo match (tra l’altro l’ultimo prima della sosta) gli azzurri sono andati avanti sul 2-0, salvo poi subire la clamorosa rimonta da parte degli emiliani grazie a Pierini, Scamacca e Adjapong.

LE CARATTERISTICHE DELLE DUE SQUADRE – Entrambe le formazioni vengono schierate con i moduli scelti anche dalla prima squadra: il Sassuolo con il 4-3-3, l’Empoli con il 4-3-1-2. Gli emiliani sono prestanti in difesa e pericolosi in attacco: amano allargare il gioco sulle fasce e spesso si affidano alla sapiente regia di Abelli che con i suoi lanci illuminanti può creare scompiglio e superiorità numerica. I toscani tendono a verticalizzare il gioco, mettendo al centro della loro manovra ovviamente il trequartista, nella fattispecie il giovanissimo Traorè, ivoriano classe 2000. Fin qui hanno ben figurato anche in difesa, mantenendo la porta inviolata nei tre match a eliminazione. I possibili protagonisti potrebbero essere Scamacca e proprio Traoré: l’attaccante ex Roma e PSV ha dimostrato le sue qualità di fromboliere, mentre il talento empolese ha fatto vedere qualità tecniche superlative.

CHI È IL FAVORITO? – Non è facile individuare la squadra favorita di questa finale. Stando alla tradizione stagionale il Sassuolo sembra una squadra ostica per l’Empoli, che probabilmente soffre la fisicità e l’ampiezza di gioco dei giocatori di Mandelli. Stando invece alla tradizione del torneo, i toscani hanno già assaporato nella loro storia il gusto piacevole della vittoria, mentre il Sassuolo è alla sua prima finale assoluta. Sarà una finale combattuta, almeno sulla carta. E allora, che vinca il migliore!