Home » Tavecchio e la Serie A 2017/18 dal 13 agosto:”È una possibilità”

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Il presidente della FIGC Carlo Tavecchio, al termine del consiglio federale tenutosi ieri a Coverciano, ha anticipato una possibilità interessante per quanto riguarda la Serie A 2017/18. Il duello in vetta alla classifica del girone G sembra doversi necessariamente decidere il prossimo 2 settembre, quando le due nazionali si sfideranno in Spagna. Chi vince si qualifica direttamente a Russia 2018, il secondo dovrà invece passare per lo spareggio.

Lo sappiamo benissimo, lo sappiamo da quando l’urna ci ha messi assieme agli iberici che già abbiamo orgogliosamente sconfitto a Euro 2016. Il ragionamento di Tavecchio è ampio e richiede sacrifici da parte della Serie A, che come la Liga inizia solitamente attorno al 20 di agosto. L’obiettivo sarebbe anticipare questa data, in modo da potersi trovare pronti quando arriverà il momento.

L’ideale sarebbe il 13 agosto 2017, una settimane prima dell’abituale avvio. Questo costringerebbe squadre e giocatori a iniziare prima la preparazione fisica e quindi a essere già a buon livello per il 2 settembre. L’altra faccia della medaglia, da non trascurare, è di trovarsi scarichi e senza benzina all’inizio dei mondiali.

È una possibilità. – ha sostenuto Tavecchio – Certamente bisogna escludere il giorno di ferragosto perché è sacrosanto per tutti gli italiani, quindi il riferimento è molto semplice. Pensare di giocare il campionato al giorno di ferragosto è da pazzi, gli italiani a ferragosto sono da tutt’altra parte.

Troveremo la possibilità di trattare con le società di serie A che sono già impegnate nei loro tour estivi, e di trovare una soluzione nell’interesse generale. Noi dobbiamo pensare che la partita con la Spagna è la partita determinante per la qualificazione, e qualcuno un po’ di sacrifici li deve fare“.

Fino alla fine di luglio, effettivamente, Roma, Juventus, Milan e Inter saranno impegnate nella International Champions Cup, la competizione estiva fra i più importanti club mondiali, che si è imposta come grande appuntamento negli ultimi anni. Impossibile che le italiane ci rinuncino, ma la preparazione andrebbe aggiustata, bisognerebbe fare dei sacrifici insomma.

Una possibilità intelligente, a primo impatto strategica, ma che nasconde quella grossa insidia di cui si è detto prima. Richiamare anzitempo alle armi i giocatori potrebbe veramente essere un vantaggio? Certo, magari lo sarà nell’immediato, potresti affrontare la Roja con qualche chilometro in più nelle gambe, ammesso che oltre alla Serie A non venga anticipata anche la Liga, ma poi?

In verità, ad oggi, lo spareggio non sembra un passaggio proibitivo. Potresti anche pensare di affrontarlo e a quel punto, a metà novembre 2017, non ci possono essere scuse riguardanti la preparazione. È ovvio, battere la Spagna scaccerebbe ogni brutto pensiero e sarebbe una grandissima prova di forza, ma il rischio e di trovarsi in Russia con i giocatori piegati in due dalla fatica. Non dimentichiamoci di quei quattro gol in finale nel 2012, noi eravamo stanchi, stanchi morti.