Lo scorso 12 marzo, l’attaccante giapponese Kazuyoshi Miura è diventato il più anziano marcatore di tutti i tempi a livello mondiale in incontri professionistici: 50 anni e 14 giorni, grazie alla rete per il suo Yokohama FC contro il Thespakusatsu Gunma. Giusto una manciata di giorni più in là del precedente record appartenente al leggendario Stanley Matthews, stabilito nel 1965. Un primato che sembrava invincibile.
IL MAGO DEL DRIBBLING – Sir Stanley Matthews (1915-2000), ala destra inglese, è considerato uno dei calciatori inglesi più grandi di sempre nonché uno tra i più longevi in assoluto tra i calciatori di movimento. La sua carriera ha spaziato oltre 30 anni, trovando grande fama con le maglie di Stoke City, Blackpool e della Nazionale con i tre leoni sul petto. Primo Pallone d’Oro della storia nel 1956 alla “veneranda” età di 41 anni, Matthews è tuttora il più anziano ad aver giocato nel massimo campionato inglese (50 anni e 5 giorni) e con l’Inghilterra (42 anni e 104 giorni), alcuni dei numerosi primati ascritti a suo nome.
NIPPONICO ETERNO – Kazuyoshi Miura, classe 1967, ha avuto una parabola sportiva decisamente atipica per un giapponese. Per inseguire il pallone si trasferì quindicenne in Brasile, vincendo il campionato statale prima con il CRB e poi con il Coritiba, vestendo casacche prestigiose come quelle di Palmeiras e Santos. Ritornò in patria poco prima dell’introduzione della J-League professionistica, diventando in breve tempo l’attaccante numero uno del movimento nipponico: nel 1994-95 disputò 21 partite nel Genoa, primo giapponese in Italia, realizzando un gol nel derby con la Sampdoria. Stella della Nazionale, ha giocato anche in Croazia e Australia. Dal 2005 milita nello Yokohama FC ed è andato avanti anno dopo anno superando tutti i record di longevità, grazie ad un fisico integro che non ha mai patito infortuni importanti. Fino a dove si spingerà l’infinito Kazu Miura?