Andrea Mandorlini analizza così la prestazione del Genoa, sconfitto 1-0 dalla Sampdoria nel derby: “L’errore (di Nthcam sul gol della Sampdoria, ndr) ha condizionato il risultato, ma dopo dovevamo reagire. I ragazzi erano poco sereni, cosa che non va bene quando devi rimontare un risultato. Posso però capirli, un errore così a livello psicologico lo paghi. Nel secondo tempo non riuscivamo a uscire bene”.
Interrogato sui cambi, giudicati da molti tardivi, questa è stata la risposta: “Col senno di poi si potevano fare scelte migliori. Però nell’azione del gol la palla l’avevamo noi. Peccato perché mancava ancora tanto e potevamo giocarcela meglio. Il derby è il derby e una sconfitta così pesa il doppio. Non devi perdere una partita così, potevamo fare molto di più. Sono scontento di quello, ma mi è piaciuta la squadra nel primo tempo. Siamo stati un po’ condizionati dalle due ammonizioni (Cofie e Ntcham, ndr)“.
Sul mancato cambio di Pinilla, apparso nervoso nel finale: “Se non avessero fatto gol magari sarebbe stato meno evidente. Non siamo riusciti a servire bene gli attaccanti. Dopo parlare è facile, ma credo che far giocare i due attaccanti fosse il modo migliore per essere pericolosi”.
Mandorlini è andato avanti parlando degli obiettivi del Genoa da qui in avanti: “L’obiettivo è pensare a una partita alla volta. Ora abbiamo il Milan e dovremo essere bravi a rialzarci. Oggi è andata bene a loro, noi dobbiamo stare zitti e ricominciare. Hanno vinto due derby dopo cinquantasette anni, magari ne ripasseranno altrettanti”.
L’allenatore rossoblù ha finito rispondendo a una domanda sui fischi dei tifosi dopo la partita: “Sono arrivato che il rapporto era già incrinato. Abbiamo perso una partita che non volevamo perdere: il malumore c’è ma non è che ora finisce tutto. Sarà difficile, ma sarà ancora più bello uscirne”.