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Oggi e Ieri: addio a Raymond Kopa, il minatore dal talento d’oro

Lo scorso 3 marzo è scomparso a 85 anni uno dei calciatori europei più talentuosi di sempre: Raymond Kopa, primo Pallone d’Oro francese nonché figura chiave di Reims e Real Madrid negli anni Cinquanta.

IN MINIERA – Nato a Nœux-les-Mines (Francia) il 13 ottobre 1931, Raymond Kopaszewski è figlio di genitori polacchi emigrati prima in Germania e poi in Francia dopo la Grande Guerra. Il suo cognome viene accorciato in Kopa durante i primi anni scolastici. Diventa apprendista elettricista e, quando ha 14 anni, comincia a seguire le orme di nonno, padre e fratello maggiore come operaio nelle miniere di carbone della città. Ma Raymond sogna di cambiare la sua vita ed un futuro lontano dal buio della cava, dove nel frattempo si fa male ad una mano. Un domani diverso e più sano, soprattutto grazie al calcio di cui si innamora molto presto.

IL CALCIO VERO – Non tarda a farsi notare a livello nazionale, nonostante la giovane età, tanto da arrivare al calcio vero nel 1949 con l’Angers in seconda divisione. Kopa è una scheggia talentuosa a cui piace svariare sul fronte offensivo, per servire i compagni o andare personalmente al tiro. Il suo dribbling è letale. Lo Stade Reims si aggiudica le sue prestazioni nel 1951: l’anno seguente arriva il debutto in Nazionale, finalmente possibile dopo il compimento dei 21 anni, dopo aver preso la cittadinanza francese. Diventa in breve una stella del grande Reims degli anni Cinquanta, vincendo più volte il campionato. Prende parte alla Coppa Rimet 1954Nel 1955 incanta durante un incontro tra Francia e Spagna, tanto che Marca lo ribattezza “Piccolo Napoleone”: il Real Madrid comincia a prendere nota.

NELL’OLIMPO – Perde la Coppa dei Campioni nel 1956 in finale proprio contro le merengues, che nel giro di poche settimane decidono di ingaggiarlo e quella Coppa gliela fanno vincere per davvero, ben 3 volte di fila. Sono i tempi di Puskás, Di Stéfano e Gento, il franco-polacco non sfigura al cospetto di cotanti campioni: anzi, entra stabilmente tra i migliori calciatori europei. Comincia la sua rincorsa al Pallone d’Oro con il doppio 3° posto nel 1956 e 1957, poi in Svezia è tra i migliori della Rimet vinta dal Brasile che vedono la Francia sul gradino più basso del podio. Ecco il tanto agognato Pallone d’Oro 1958, primo francese a riuscirci 25 anni in anticipo su Michel Platini. Lascia il Real dopo appena 3 stagioni per tornare al Reims, dove diventa di nuovo campione nazionale. Il suo rapporto con la rappresentativa non termina nel migliore dei modi a causa di un dissidio con il selezionatore Verriest, con 45 presenze e 18 reti. Chiude la carriera 35enne nel 1967.

FUORI DAL CAMPO – Raymond Kopa si è battuto dai primi anni Sessanta per i diritti contrattuali dei calciatori, che egli stesso considerava “ancora venduti come schiavi senza alcun potere decisionale“, sfruttando la sua figura riconosciuta di stella del calcio transalpino. Nel pieno della popolarità è diventato imprenditore in svariati settori commerciali, investendo i lauti guadagni del periodo madridista e creando perfino una propria linea d’abbigliamento. Un uomo dai molteplici interessi, Raymond. È stato commentatore televisivo e radiofonico, ha partecipato alla Parigi-Dakar 1985 in qualità di copilota, scoprendo anche il tennis in età avanzata. Si era innamorato di un angolo di Corsica e lì trascorreva la maggior parte dell’anno, soprattutto dopo la scomparsa della moglie Christiane, vivendo ad Angers negli altri mesi. Alla sua morte è stato elogiato dalle più prestigiose autorità nazionali, tra cui il presidente della Repubblica Hollande e il primo ministro Cazeneuve, oltre al numero 1 della Fifa Infantino.