Nairo Quintana – vincitore dell’edizione 2015 della corsa dei due mari sarà l’uomo Movistar il grande favorito della gara. Un solo vero e duro arrivo in salita (in cima al Terminillo), ma che potrebbe comunque bastare al piccolo scalatore colombiano per aggiudicarsi questa Tirreno-Adriatico.
Vincenzo Nibali – lo squalo dello stretto su queste strade ha già vinto nel 2012 e 2013, chiudendo anche al 6° posto l’ultima edizione (in una corsa però privata, causa maltempo, della sua tappa più dura e favorevole agli scalatori come Nibali). Quest’anno Vincenzo si presenterà ai nastri di partenza con una nuova divisa (Bahrain Merida Pro Cycling Team), ma con la stessa fame di vittoria. I (pochi) chilometri a cronometro potrebbero far pendere la corsa dalla sua parte.
Fabio Aru – a contendere il successo a Vincenzo Nibali (e a tutti gli altri) ci sarà anche lui, il corridore che all’Astana ha preso proprio il ruolo di leader del corridore messinese. Il sardo deve riprendersi da un’annata deludente – il 13° posto al Tour de France non può bastare – e dimostrarsi all’altezza dei migliori in questa Tirreno-Adriatico può essere un buon biglietto da visita in attesa che la stagione entri nel vivo.
Mikel Landa – dopo il podio al Giro d’Italia 2015 in maglia Astana (e le sfide straordinarie con Alberto Contador e l’allora compagno Fabio Aru) tutto il movimento ciclistico si prestava ad accogliere l’ascesa di uno dei migliori scalatori in gruppo. Il passaggio al Team Sky e un 2016 anonimo hanno però rallentato (se non bloccato) la crescita dello spagnolo. Il 2017 deve essere l’anno della svolta, per non finire in un limbo da cui sarebbe difficile riprendersi. La Sky crede fortemente in lui e gli consegna i gradi di capitano di questa Tirreno-Adriatico, speranzosa di ricevere risposte importanti.
Bauke Mollema – sempre presente e sempre piazzato, alla corsa dei due mari (2° nel 2015) così come in tante altre corse della stagione World Tour. La grande vittoria sembrava non poter arrivare mai, ma proprio in chiusura di 2016 l’olandese ha conquistato l’importante Classica di Sebastián. Se sarà un successo che riuscirà definitivamente a sbloccarlo lo scopriremo in questo 2017, e perché no già a questa Tirreno-Adriatico.
Gli outsiders: Thibaut Pinot, Tom Dumoulin, Geraint Thomas, Adam Yates, Rafał Majka.
Peter Sagan – maglia rossa nel 2014, 2015 e 2016. Basta questo per far capire chi sarà il grande favorito anche nel 2017. Tappe pianeggianti e strappi finali faranno probabilmente da cornice per la sua quarta vittoria consecutiva nella classifica a punti di questa corsa.
Greg Van Avermaet – lo scorso anno (favorito ovviamente dalle modifiche del percorso avvenute in gara) il belga ha conquistato la classifica finale della Tirreno-Adriatico, infliggendo un’altra importante sconfitta al campione del mondo Peter Sagan, classificatosi al posto d’onore nella generale distanziato di un solo secondo. La classifica a punti è però un’altra sfida, e lo slovacco parte sempre avanti.
Caleb Ewan – mostruoso avvio di stagione quello dell’australiano che vanta già cinque successi di tappa e la maglia di miglior sprinter al Tour Down Under. La Tirreno-Adriatico sarà un palcoscenico di tutt’altro livello, ma la sensazione è che l’uomo ORICA-Scott possa aggiudicarsi almeno un successo parziale e lottare fino a San Benedetto del Tronto per la maglia rossa.
Zdenek Stybar – alle Strade Bianche ha dimostrato di essere già in ottima condizione e su queste strade il ceco è sempre stato protagonista. Inserirlo tra i favoriti per questa classifica accessoria è un azzardo, ma con diversi arrivi mossi, “in stile classica”, l’uomo Quick-Step Flors potrebbe essere la sorpresa.
Edvald Boasson Hagen – sprinter sì, ma abile a tenere sui brevi strappi. Il profilo adatto per vincere la maglia rossa alla Tirreno-Adriatico è questo, e il norvegese – almeno sulla carta – vanta tutte queste caratteristiche.
Gli outsiders: Mark Cavendish, Jesn Debusschere, Elia Viviani, Juan José Lobato, Jasper Stuyven.
Cesare Benedetti – nel 2016 vinse questa classifica davanti a Federico Zurlo e Valerio Conti. Ripetersi (con l’arrivo sul Terminillo) sarà davvero difficile, ma il ventinovenne di Rovereto va inserito nella lista dei favoriti.
Julián Arredondo – da quest’anno in forze alla Nippo – Vini Fantini, lo scalatore colombiano sarà il capitano della sua compagine alla Tirreno-Adriatico. La lotta per la maglia verde può essere nei propositi dell’ex Trek-Segafredo per rilanciare una stagione 2016 davvero povera (per non dire nulla) in termini di risultati.
Tim Wellens – il belga gode già di una condizione eccellente, messa in mostra solo pochi giorni fa alle Strade Bianche. Le fughe e gli attacchi da lontano sono la sua specialità, una vittoria di tappa e la maglia di miglior scalatore il suo scopo.
Gli outsiders: Simon Geschke, Winner Anacona, Davide Villella, Arnold Jeannesson, Tanel Kangert.
Adam Yates – vincitore del Gran Premio Industria e Artigianato solo pochi giorni fa, il britannico dell’ORICA Scott non sembra avere rivali nella corsa alla maglia bianca di questa Tirreno-Adratico, con la chance, anzi, di potersi giocare carte importanti anche in chiave successo finale.
Bob Jungels – l’unica credibile alternativa ad Adam Yates è il lussemburghese della Quick-Step Flors, miglior giovane all’ultimo Giro d’Italia. Nessun risultato da segnalare in questo avvio di stagione con una condizione che non è sembrata ancora brillante. Il Terminillo rimane poi un’ascesa molto più favorevole al rivale sopra citato.
Vincitore Tirreno-Adriatico 2017: Nairo Quintana – sul Terminillo non dovrebbe avere rivali, e con una squadra allestita da grandi passisti come Jonathan Castroviejo, Alex Dowsett e Nelson Oliveira, il colombiano potrà contare anche su una buona prova a cronometro nella tappa di apertura.
Vincitore classifica a punti: Peter Sagan – sembra tutto apparecchiato per la sua quarta maglia rossa consecutiva. I velocisti puri da un lato, e Greg Van Avermaet dall’altro, non spaventano così tanto.
Vincitore classifica giovani: Adam Yates – dovrebbe essere una cavalcata solitaria in maglia bianca anche quella di Adam Yates, che dovrà preoccuparsi – a meno di sorprese – solamente del lussemburghese Bob Jungels (apparso però in ritardo di condizione).
Vincitore classifica scalatori: Tim Wellens – troppo in condizione per una Tirreno-Adriatico anonima. Ambire a un buon piazzamento nella generale sarà comunque difficile, ma la maglia verde – se il belga dovesse scegliere di tralasciare la classifica e inseguire traguardi parziali – sembra disegnata per lui.