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Lugano: nel futuro, aspettative e concretezza

Stamattina, dopo la vittoria di ieri sera, i giocatori del Lugano erano già sul campo di allenamento. Domani riposo: la squadra si ritroverà martedì alle 17, mentre mercoledì e giovedì sono previste due sedute (10.45 e 15.15). Il calendario degli allenamenti ha un significato preciso: il lavoro va avanti, con intensità. I risultati raggiunti finora sono solo una tappa. la squadra ha ancora margini di crescita e, in ogni caso, per mantenere l’attuale tranquilla posizione di classifica, non bisogna abbassare la guardia.

Torneo equilibrato, la Super League svizzera, come ben sanno i nostri lettori: solo due settimane fa, in Liechtenstein, alla fine del primo tempo, la squadra bianconera si trovava a un punto dall’ultimo posto in classifica. Oggi, invece, i ragazzi di Tramezzani, grazie ai gol di Sadiku (e non solo), sono a metà classifica, con nove punti di vantaggio sul Losanna penultimo e con la prospettiva, stasera, se il Basilea supererà, come da pronostico, il Vaduz, di mettere dieci punti fra sé e la lanterna rossa della classifica. Insomma, non ancora la salvezza (mancano ancora tante partite): però, la garanzia di poter fare anche qualche passo falso, nel prosieguo del torneo, senza gravi conseguenze.

La partita di ieri era importante, per tanti motivi. Il Losanna di Celestini, finora, non aveva mai perso contro i bianconeri, ai quali aveva segnato cinque reti in due incontri. Il Lugano non ha offerto una prestazione monumentale (nel primo tempo, soprattutto, i romandi si sono fatti preferire): però, la squadra di Tramezzani ha mostrato di avere acquisito una mentalità da squadra di categoria, scendendo in campo, nella ripresa, con grande determinazione.

Abbiamo visto, per esempio, una maggiore decisione nell’affrontare i contrasti in mezzo al campo, dove i bianconeri, storicamente, venivano spesso sovrastati: il giovane Piccinocchi, per esempio, è apparso in crescita in sotto questo aspetto. In difesa, Martignoni, nonostante l’incertezza dalla quale è nato il gol del momentaneo pareggio ospite, ha meritato la sufficienza, mentre i titolari compagni di reparto, ormai, sono una garanzia. Buona la prestazione del portiere Russo, che aveva raccolto qualche critica, soprattutto a Vaduz.

Davanti, Alioski, dopo un primo tempo interlocutorio, ha ritrovato la rete (e il sorriso a fine partita); Sadiku (3 gol negli ultimi tre incontri) si è dimostrato il valore aggiunto del gruppo (chissà cosa avrà pensato Andrea Manzo, che abbiamo avuto il piacere di salutare in tribuna). Mariani è apparso un po’ in ombra, mentre Črnigoj sta disputando i migliori minuti della stagione, anche se è forse un po’ troppo lontano dalla porta.

Però, quello che emerge, è la personalità della squadra ticinese, tornata in campo, nella ripresa, per imporre i suoi ritmi e il suo gioco: non era facile correre più veloci del Losanna, ma i bianconeri ci sono riusciti. Poi, certo, gli episodi sono stati dalla loro parte: però, è stato Russo a respingere la conclusione di Ryong Pak, prima chiudendo lo specchio della porta all’avversario, e poi intercettando la sfera con un riflesso davvero notevole, così come aveva fatto lo stesso nella prima frazione su Diniz. Insomma, non solo errori degli avversari.

Tramezzani, comunque, tiene i piedi per terra“Riguardo al futuro, vedo il presidente più entusiasta della stampa, ma fa anche parte del ruolo. Intendiamoci: l’entusiasmo è importante: però, dovranno essere bravi i ragazzi a saper gestire tutto questo, a trasformare la situazione in una possibilità di crescita. È meglio, in fondo, gestire le situazioni positive rispetto a quelle negative: però, i momenti difficili dell’andata credo abbiano dato a tutti qualcosa in più, a livello di carattere e determinazione.”

“Nel secondo tempo, sotto questo punto di vista, è venuto fuori questo carattere, e credo che abbiamo forse fatto i migliori 45 minuti di questo girone di ritorno. Domani saremo in campo perché preferisco concentrarmi sulla prossima partita: questo è il mio modo di interpretare il calcio, frutto delle mie esperienze passate. So benissimo come vanno le cose, le aspettative su questi ragazzi, le pressioni che potrebbero arrivare, e le mie conseguenti responsabilità. Gestire bene serate come queste è importante; e lo sarà anche mantenere pari equilibrio, determinazione e voglia di lavorare anche quando le cose dovessero andare diversamente.”