Il bottaerisposta dei rigori non è imparziale. IFAB e FIFA studiano una nuova alternanza
I calci di rigore sono fra i momenti più emozionanti di una partita. Si decide tutto lì, nell’arco di una decina di tiri, alla distanza di undici metri dal portiere. Pari possibilità di vincere, o forse no? L’IFAB, l’organo deputato alla modificazione delle regole calcistiche su scala internazionale, ha messo in dubbio questa sacra imparzialità dei tiri dal dischetto.
I quattro rappresentanti delle federazioni britanniche (Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda), più i quattro rappresentanti della FIFA, ne hanno discusso. Effettivamente esiste uno studio che lo dimostra: il 60% delle lotterie dei rigori vede trionfare la squadra che calcia per prima.
Quelle immagini rimarranno scolpite nei nostri ricordi più felici, Andrea Pirlo che si avvicina a Fabien Barthez per battere il primo rigore della finale. La vincemmo noi, quella finale. È solo un esempio, ma gli studi di FIFA e IFAB sembrano averlo dimostrato con un certa sicurezza: chi parte per primo è leggermente avvantaggiato.
Possiamo raccontarci che, tutto sommato, non è una condanna alla sconfitta quella di partire per secondi, la sorte fa parte del calcio. Ma una verità più scientifica ritiene fondamentale l’imparzialità e allora cambiare è l’opzione più ovvia.
Non i rigori, quelli vanno bene così come sono e le americanate in stile shoot-out, per quanto simpatiche, possiamo anche risparmiarcele. La discussione verte sull’alternanza, quella tipica vede calciare una squadra e rispondere l’altra, la proposta volta a superare quel 60%, invece, prevederebbe una combinazione più complicata.
ABBAABBAB, un prestito dai tie-break tennistici, che dovrà chiaramente essere adattata alle esigenze calcistiche. Un’alternanza diversa, che possa permettere un maggiore equilibrio, quello che davamo per scontato ma che evidentemente così scontato non è.
Su otto mozioni presenti (quattro IFAB e quattro FIFA) almeno sei devono dirsi favorevoli alla modifica del regolamento, ma il cambiamento è ancora tutto da studiare. Chissà se Trezeguet l’avrebbe sbagliato ugualmente, quel rigore, se l’avesse calciato prima di Materazzi. Sarebbe stata una storia diversa con una fine diversa. A noi, com’è andata, va benissimo.