Bentornato Charlie, tanti auguri Dejan, torna presto KD
È stata la settimana che ha visto diversi cambiamenti nel campionato italiano, a partire dall’approdo di Carlo Recalcati sulla panchina di Cantù, in realtà un ritorno dopo i sei anni dall’84 al ’90, nel tentativo di risollevare una situazione complessa. Gerasimenko sta puntando seriamente Jacob Pullen, in questo momento al Khimki e con troppi pochi minuti concessi da Ivanovic per quelle che sono le abitudini dell’americano con passaporto georgiano.
È stata la settimana dell’addio di Olaseni a Sassari, con Josh Carter che verosimilmente seguirà questo trend a breve, destinazione estera. Diverse squadre del nostro campionato cercheranno di capire quali saranno le prospettive europee relativamente alla prossima stagione, dato che solo l’Olimpia Milano è certa di partecipare all’Euroleague 2017/2018, in virtù dell’accordo decennale che è stato stipulato. Le decisioni che verranno prese nei mesi a venire consentiranno di avere più chiarezza sul futuro delle maggiori squadre dei rispettivi campionati.
E, a proposito della maggiore competizione europea, il fondo della graduatoria appartiene ormai stabilmente alla squadra di Jasmin Repeša, uscita sconfitta anche in terra basca contro Vitoria. Assente Andrea Bargnani, così come Kruno Simon, oltre a Zoran Dragic, fuori per il resto della stagione a causa del legamento crociato che lo ha abbandonato. La classifica si delinea, il CSKA aggancia il Real al primo posto e l’Olympiacos sembra essere tornata la squadra di qualche anno fa. Grandi prove di forza di Efes e Darüşşafaka, con Derrick Brown e Brad Wanamaker che hanno dominato rispettivamente contro Unics Kazan e Panathinaikos. Pessime notizie per le aspiranti al titolo: Bogdan Bogdanović è ufficialmente tornato a recitare la parte che gli riesce meglio, ovvero quella del giocatore a 360 gradi, in grado di eccellere in diversi modi e le 7 palle recuperate sono solamente un assaggio del suo repertorio.
È stata anche la settimana dell’annuncio di Dirk Nowitzki, voglioso di poter prendere parte alla prossima stagione NBA, raggiungendo così il traguardo delle 20 stagioni con la stessa maglia. Andrew Bogut è finito, come previsto, ai Cleveland Cavaliers, insieme a Deron Williams. Due innesti che, sommati a quello di Kyle Korver avvenuto in precedenza, rendono i campioni in carica ancor più lanciati verso la conquista a mani basse della Eastern Conference, per poi bissare il titolo.
È stata la settimana delle 31 triple tentate in 3 partite per Steph Curry, di cui solamente 4 hanno trovato il fondo della retina. E, come sempre, gli infortuni hanno rovinato la festa a due squadre, oltre che a due giocatori, che stavano spostando gli equilibri come pochi sanno fare. Kevin Durant resterà fuori un mese, per poi essere valutato dallo staff medico dei Warriors, mentre Joel Embiid tornerà solamente nella prossima stagione.
E, come sempre, i danni fisici penalizzano alcuni giocatori, favorendone involontariamente altri. È la dura legge del Gioco, con la quale i fuoriclasse devono fare i conti, più o meno frequentemente.
Ed è stata anche la settimana dei compleanni illustri. James Worthy, il 27 febbraio. Chris Webber, l’1 marzo. Dejan Bodiroga, il 3 marzo. Tre elementi che hanno scritto la storia della pallacanestro, in NBA e in Europa, e che nessuno mai dimenticherà. Il bello di essere leggende.