Brescia è in attesa, la settimana che porta al derby contro il Verona è appena cominciata e solo una vittoria porterebbe quella ventata di entusiasmo necessaria per affrontare l’ultima e delicata parte di stagione.
Dopo la sconfitta subita a Bari il clima in città si è fatto pesante e la Curva Nord ha esposto un duro comunicato contro società e allenatore, rei di non fare il massimo per evitare la retrocessione. In questo 2017 le rondinelle hanno maturato soltanto quattro punti in sette giornate, con nove sconfitte su undici trasferte complessive (lontano dal Rigamonti l’unica gioia è stato lo 0-3 a Cittadella) e la corona di peggior difesa della cadetteria. Se il campionato fosse partito con l’anno nuovo è inutile sottolineare che il Brescia sarebbe ultimo, ma anche nonostante un discreto girone d’andata la posizione è molto delicata in zona play-out.
I tifosi, a tratti commoventi per il loro attaccamento, non hanno mai mollato e hanno sempre spronato la squadra per gettare il cuore oltre l’ostacolo: il livello generale della rosa di quest’anno infatti non è sicuramente elevatissimo, ma con sacrificio e unione l’obiettivo salvezza era (ed è tutt’ora) ampiamente alla portata. Il mercato invernale non ha portato gli attesi rinforzi (tranne Blanchard, in crescita nelle ultime apparizioni) per invertire un trend che già da novembre aveva cominciato a dare segnali negativi.
La partita dell’andata al Bentegodi aveva messo in mostra un ottimo Brescia, capace di tener testa alla formazione scaligera per gran parte dell’incontro e per due volte in vantaggio, raggiunto però da una doppietta di Pazzini. 21 partite dopo, con anche il Verona in crisi (ma comunque quarto in classifica), questo derby rappresenta uno spartiacque fondamentale per la stagione di entrambe le compagini: il Verona per la promozione diretta, il Brescia per salvarsi. Vincere per gli allenatori (Pecchia e Brocchi sono sulla graticola), ma soprattutto per i tifosi: la magia del derby è alle porte.