Calcio Femminile

Hope Solo, la Fiorentina e una speranza

Due domeniche fa, tra i tanti presenti allo Stadio Bozzi di Firenze per assistere alla gara tra Fiorentina Women’s FC e Chieti, c’era un’ospite d’eccezione, Hope Solo, calciatrice statunitense portiere dei Seattle Reign FC e della nazionale americana reduce dalla vittoria del Mondiale con la sua nazionale, una delle top players più vincenti dell’universo calcistico femminile, accompagnata da suo marito Jerramy Stevens, ex noto giocatore di football americano.

I due erano ospiti del Presidente Giuseppe Pezzano di OSA Soccer Group Seattle ed erano in Italia per visitare il nostro paese e conoscere lo sviluppo che ha avuto il calcio femminile nel nostro Paese negli ultimi anni, visto che Solo da anni è in prima linea per promuovere e sostenere la diffusione del calcio femminile. Intervistata, il portiere USA ha espresso la sua soddisfazione in poche ma precise parole: “Sono molto contenta oggi di essere qui per sostenere il calcio femminile in Italia e conoscere la professionalità con la quale la Fiorentina porta avanti il progetto calcio per il mondo sportivo delle donne. Ho visto una Fiorentina molto organizzata. Mi piacerebbe se un giorno ci potessero essere partite tra top club italiani e statunitensi. Ci permetterebbe di misurare ancor meglio il livello di ciascuna realtà.” Soddisfazione è stata anche espressa da Sandro Mencucci, Presidente di Fiorentina Women’s FC: “La presenza di Hope Solo a Firenze è un riconoscimento per il lavoro fatto da Fiorentina fino ad oggi per quanto riguarda la diffusione del calcio femminile in Italia. Da campionesse internazionali di questo calibro potremo imparare come far crescere questo sport che negli Stati Uniti è molto diffuso, nazione che detiene il titolo di Campione del Mondo.”

Perchè questa visita è importante? Per almeno due motivi. Il primo ce lo dice la stessa Solo: “In Italia il calcio femminile è in crescita e questo è molto bello. Io non ho dubbi sulla sua evoluzione continua. Però c’è bisogno di costante supporto anche in termini di spettatori e quindi sono necessarie maggiori operazioni di marketing, per incrementare la sua visibilità.”

Il secondo motivo è legato ad un uomo, Giuseppe Pezzano, che con la sua Osa Soccer Group, in tempi non sospetti, ha gettato le basi per dare vita alla sinergia tra calcio femminile italiano e calcio femminile americano che ha portato moltissime nostre giocatrici e allenatori a giocare nell’Ac Seattle (Alia Guagni, Deborah Salvatori Rinaldi, Valentina Giacinti e Antonio Cincotta). Negli Stati Uniti già hanno potuto saggiare la qualità delle nostre ragazze che cominciano a piacere anche all’estero (ne è un esempio Giulia Ferrandi al West Ham o Manuela Giugliano che è tornata in Italia dopo pochi giorni dall’essere stata scelta dall’Atletico Madrid). E la scelta della Fiorentina da parte di Pezzano non è stata casuale, visto che la squadra dei Della Valle è la prima in Italia a vedere una reale gestione del management come nel calcio maschile. Per fare colpo su una calciatrice come Solo serviva per forza farle vedere il fiore all’occhiello del calcio italiano attuale (senza nulla togliere al Brescia, anzi).

Quale è la speranza? Innanzitutto che si organizzino queste partite amichevoli tra club italiani e club americani per far crescere le nostre ragazze e far conoscere il calcio italiano nella patria del calcio femminile. In seconda battuta per far capire ai club maschili che bisogna investire sempre di più nel femminile proprio come ha fatto la famiglia Della Valle perchè loro sono l’esempio virtuoso al momento e hanno dettato la linea da seguire. Quale è l’obiettivo finale? Che una giocatrice come Solo dichiari “Voglio giocare nei migliori club al mondo e vincere e la Fiorentina adesso rientra tra queste squadre, ci farei un pensiero sul giocarci.” Più chiaro di così.

Published by
Stefano Pellone