dal nostro inviato allo stadio “Franco Scoglio” di Messina.
Come di consueto, i protagonisti della gara odierna, valida per la 27/a giornata del Girone C di Lega Pro, Messina-Catania terminata col risultato di 1-2, si sono presentati in sala stampa per le dichiarazioni di rito a commento dell’incontro.
I primi a intervenire sono stati i giocatori del Catania Bucolo, Barišič, Tavares e Russotto. Il primo: “Abbiamo vinto perché non abbiamo mollato e abbiamo superato le difficoltà. Mister Rigoli ha fatto certamente un buon inizio di campionato e il cambio di allenatore è anche una nostra sconfitta. Petrone è un mister sanguigno ed è riuscito a farci tirare fuori gli attributi. Noi proviamo a dare sempre il massimo e spero con tutto il cuore di regalare tante gioie ai nostri tifosi. Pisseri oggi è stato fondamentale: ha fatto una partita strepitosa e secondo me è proprio lui il portiere più forte della categoria. Potevamo arrenderci di fronte agli episodi negativi, ma abbiamo sopperito alle difficoltà con grande cuore e determinazione. Questa è una partita che può darci tanto. So che ho giocato poco ultimamente, ma questo è il Catania: c’è tanta concorrenza ed è giusto che sia così e io sono sempre a disposizione per dare il meglio“.
Poi è stata la volta dell’autore del gol partita Barišič: Non segnavo da due anni e sono felicissimo. Penso sia il gol più importante della mia carriera e il mister prima di entrare mi ha detto che avrei fatto la differenza. Segnare un gol regala sempre emozioni incredibili. Non ho mai pensato di andare via da Catania perché sapevo che prima o poi sarebbe arrivata l’opportunità giusta anche per me.“. Successivamente è toccato a Diogo Tavares, altro grande ex del Messina: L’espulsione ci ha costretti a sacrificarci tutti di più: purtroppo abbiamo corso poco in avanti e molto più all’indietro a copertura degli spazi. Il segnale vincente il mister lo dà nel momento in cui lascia gli attaccanti in campo nonostante l’inferiorità numerica. La partita di oggi dimostra quanto sia forte il Catania: ci abbiamo sempre creduto nonostante fossimo sotto di un gol e con un uomo in meno. Forse siamo stati anche aiutati dalla fortuna perché il Messina non è riuscito ad approfittare delle occasioni che ha avuto e noi ci abbiamo provato a vincere fino all’ultimo. A Messina sono stato benissimo e devo ringraziare Fiumanò, Manfredi, Consoli e ho lasciato tanti amici. La scorsa estate avevo detto che non credevo nel gruppo societario che gestiva il Messina e non ho mai valutato offerte per restare. Credo di non essermi sbagliato“. Infine, Russotto: “Grande merito per questa vittoria ce l’ha sicuramente Pisseri. Oggi ha vinto lo spirito di sacrificio dell’intera squadra; la partita di oggi dimostra quanto sia unito il gruppo e quanto conosca il proprio valore. I risultati in trasferta, è noto a tutti, non sono stati fin qui positivi e spero che a partire da oggi si possa in qualche modo dare la svolta“.
Poi, è intervenuto ai microfoni il tecnico del Messina Cristiano Lucarelli: “Oggi ha condizionato la gara un mio errore: mi ero perso l’ammonizione di Da Silva e ho sostituito Mancini anziché il brasiliano. Probabilmente, rimanendo in 11 questa partita avrebbe avuto un esito diverso. Per 74 minuti abbiamo dominato e poi il dio pallone ci ha messo lo zampino. Si sono verificate tanti episodi che ci hanno strappato via i tre punti, che sarebbero stati meritati. Speravo che il rigore sbagliato dal Catania potesse consentirci di riprendere le redini della gara, ma non ce l’abbiamo fatta. Sono arrabbiato perché fino al momento dell’espulsione il Catania non aveva mai tirato in porta. Onestamente, è stata una prestazione di grande livello.
L’essenza del calcio però è buttarla dentro e non ci siamo riusciti. Inoltre, i nostri errori hanno consentito al Catania di trovare i due gol. In generale, la squadra ha risposto come sempre: nelle corde di questo gruppo c’è la voglia di giocarsi la partita e di non mollare mai. Un tesoretto che dobbiamo continuare a valorizzare. Oggi mi sento il primo responsabile della sconfitta perché avrei potuto leggere meglio la partita. Sicuramente il cambio di società è stato un evento positivo: questa squadra nell’ultimo periodo a dir poco drammatico è stata sempre unita e parte di qualcosa di più grande. Questo è quello che ci ha tenuti a galla: a me preoccupava che questa stabilità potesse provocare appagamento. Vedendo la prestazione di oggi, devo dire che questo non si è verificato“.
In conclusione, ai microfoni si è presentato l’allenatore del Catania Mario Petrone: “Son andato incontro a Barišič perché glielo avevo detto prima di entrare in campo che sarebbe stato determinante. Questo vuol dire che il gruppo si sta allenando con grande dedizione e con grande unità di intenti e lo dimostra la gioia dalla panchina di gente come Mazzarani, Di Grazia e Scoppa. Pisseri ha fatto tre interventi importantissimi e la squadra è stata brava a controbattere colpo su colpo nella ripresa. Le condizioni del campo non permettevano al Messina di sfruttare la superiorità numerica e siamo stati bravi a ripartire. Poi, l’ingresso di Barišič ha spaccato la partita. La chiave del successo è stata sicuramente la capacità di sacrificarsi e la disponibilità di Russotto a giocare in ruolo non suo la dice lunga“.