La classe 1989, Sara Penzo, portiere del Tavagnacco e vincitrice dello storico Europeo con la maglia dell’Under 19 Femminile, non è più una giocatrice del Tavagnacco. Dopo quattro stagioni, il portiere gialloblu ha lasciato la squadra a causa di impegni lavorativi che l’hanno portata a Roma. Queste le sue parole sul sito ufficiale del Tavagnacco: “Ho ricevuto una promozione importante al lavoro: un posto in cui credo che potrà rappresentare il mio futuro. Purtroppo il calcio, non considerandoci professioniste, non mi può garantire un futuro. Ero ferma per un infortunio importante per un portiere, ma questo non vuol dire che abbia calcolato la mia promozione: il lavoro e il calcio li ho sempre vissuti al massimo e stavo sperando in un rapido ritorno in campo. Anche per questo la consapevolezza di lasciare il calcio giocato, specialmente ai massimi livelli, non è certamente facile da affrontare per una persona che gioca da quando ha 5 anni. Il calcio è sempre stato la mia vita, mi ha fatto crescere come persona e mi ha resa ciò che sono, quindi lasciarlo è comunque una sofferenza.”
Alla domanda su cosa sia per lei il Tavagnacco Penzo risponde sinceramente: “Il Tavagnacco mi ha dato la possibilità di giocare la Champions e di vincere una Coppa Italia facendomi vivere esperienze che non avevo ancora vissuto. Ringrazio il presidente Moroso per avermi sempre fatta sentire bene in questa squadra e per quello che fa per noi. Ai tifosi dico grazie per avermi sempre sostenuta e per sostenerci sempre e comunque. Continuate così!!.”
Il portiere ripercorre la sua carriera: “Nella mia carriera ho vestito tante maglie compresa quella della Nazionale, grazie al fatto che ho sempre cercato di diventare una giocatrice più completa e d’esperienza. I momenti più belli della mia carriera sono due: l’esperienza a Basilea, poiché affrontare il professionismo a 20 anni mi ha fatto fare quel salto di qualità sia calcistico che personale che ho sempre ricercato, e poi aver vinto il Campionato Europeo con l’Under 19 ed essere scelta come miglior portiere della competizione. Quelle partite, quei momenti, fino a quando ho alzato la coppa, sono ricordi che resteranno impressi nella mente e nel cuore per sempre.”
La Penzo si lascia andare anche ad una considerazione sul calcio femminile in Ialia: “In questi anni purtroppo è cambiato il calcio femminile, e dico purtroppo perché ci sono situazioni a mio avviso discordanti. Cinque anni fa sembrava che si stesse lavorando per una crescita effettiva del movimento, ma poi invece ho assistito a uno stallo. I fondi, gli sponsor sono sempre meno, quindi penso sia improbabile una crescita effettiva del movimento nei prossimi anni. Anche perché, finchè non verremo riconosciute per lo meno come semi-professioniste, non si potrà mai cambiare niente e ci troveremo sempre costrette a scegliere tra passione e lavoro. Spero tanto che ci possa essere un futuro per tutte quelle bambine che nutrono una passione per il calcio.”
Infine, dopo aver scelto il portiere migliore della Serie A Femminile (“Credo che la più completa in questo momento in Italia sia Stéphanie Öhrström, aiutata sicuramente dal fatto che si allena anche come una professionista nella Fiorentina”), Sara fa gli auguri al Tavagnacco: “Al Tavagnacco auguro di raggiungere gli obbiettivi prefissati a inizio stagione e di ottenere tutto il meglio che si può da questo campionato.”