Passare in meno di 24 ore da una sfida da sogno contro l’Arsenal, pur rimanendo soltanto in panchina, alla rescissione con il proprio club in seguito a un’inchiesta aperta direttamente dalla Football Association: è questa la curiosa quanto discutibile storia di Wayne Shaw, il portiere 45enne del Sutton United diventato nelle ultime settimane l’idolo indiscusso di media e web e immortalato ieri sera dalle telecamere di tutto il mondo mentre mangiava un panino in panchina durante la sfida di FA Cup contro i Gunners.
Una scena che, da una parte, ha provocato sin da subito una certa ilarità nel pubblico ma che, dall’altra, ha lasciato parecchio perplessi coloro che l’hanno trovata semplicemente una bizzarra e forse poco rispettosa trovata pubblicitaria per godersi il proprio quarto d’ora di celebrità.
Peccato, però, che il gesto di Shaw sia stato tutt’altro che spontaneo e divertente: come mostrato dalla Federcalcio inglese in un’indagine aperta in mattinata, il portiere aveva saputo prima della partita che l’agenzia di scommesse Sun Bets aveva fissato una quota di 8 a 1 riguardo la possibilità che il giocatore mangiasse una torta in panchina. Lo stesso Shaw aveva ammesso a fine gara, tra l’altro, di aver saputo della scommessa, finendo così per accettarla. La Football Association, però, non lo ha perdonato: il regolamento della federazione vieta che un giocatore scommetta o induca a scommettere su un determinato comportamento durante una partita.
La dirigenza del Sutton United ha deciso così di intervenire al più presto per allontanare la bufera e le polemiche, come confermato dal presidente Bruce Elliot: al giocatore è stato chiesto di rescindere il proprio contratto con la squadra di Conference League e nel pomeriggio è arrivata l’ufficialità del suo addio. Un triste epilogo per un personaggio che si è fatto trascinare fatalmente a fondo in poche ore dal richiamo più dolce, ma altrettanto ingannevole dalle sirene del successo e della celebrità.