Sta finalmente giungendo al termine la settimana da incubo dell’Arsenal di Wenger, reduce dalla disastrosa sconfitta subita mercoledì sera all’Allianz Arena contro il Bayern Monaco che, di fatto, ha compromesso anche per questa stagione le speranze dei Gunners di trionfare in Champions League. Una delusione pesante per i tifosi biancorossi, anche quest’anno costretti a dire addio ai due maggiori obiettivi dell’annata, campionato e Champions League, e ormai stanchi dei continui fallimenti di una squadra incapace di dimostrare il proprio valore anche ad alti livelli.
Le critiche della tifoseria non hanno risparmiato nessuno, dai giocatori, accusati di non essere all’altezza di una maglia così importante, fino ai dirigenti principali della società. Ma il bersaglio principale è stato ancora una volta l’allenatore Arséne Wenger, in scadenza di contratto a fine stagione e il cui futuro sembra ormai sempre più in bilico. Ci ha pensato proprio il tecnico alsaziano, dunque, a fare il punto sulla sua possibile permanenza all’Arsenal nella conferenza stampa di presentazione della sfida di lunedì sera contro il Sutton United in FA Cup.
“Al momento il mio futuro non è la priorità: dobbiamo pensare a recuperare la giusta fiducia e fare il massimo fino alla fine della stagione. Quello che è sicuro è che la prossima stagione allenerò ancora, qui o altrove. Quando deciderò? Se ai media ho risposto marzo-aprile è perché ancora non lo so. Quello che è importante è che la società prenda la miglior decisione per il futuro della squadra: ho lavorato qui per 20 anni e ho sempre avuto a cuore questo club, sebbene avessi ricevuto offerte per andare via.”
“Anche se dovessi andarmene, l’Arsenal non vincerà comunque tutte le partite. Bisogna accettarlo, per quanto faccia male perdere. Detto questo, se un allenatore non riesce a vincere nulla, vuol dire che c’è qualcosa di sbagliato. D’altro canto, negli ultimi 20 anni soltanto tre squadre hanno sempre giocato ogni anno in Champions League: il Bayern Monaco, il Real Madrid e l’Arsenal.”