Solo un pareggio nella 25/a giornata del Girone C di Lega Pro e 18 reti realizzate; cambia di nuovo la capolista: è il Lecce di Padalino ad andare in vetta grazie al successo casalingo contro un Siracusa arcigno e determinato, ma non senza correre qualche pericolo di troppo.
Salentini in vantaggio allo scadere del primo tempo con un rigore trasformato da Caturano, sempre in cima alla classifica marcatori con 16 reti, e assegnato per fallo di Dentice su Costa Ferreira. A inizio secondo gli ospiti hanno l’occasione del pari, ma Perrucchini salva i suoi parando il rigore di Catania. Il raddoppio arriva qualche minuto dopo: Caturano colpisce il palo di testa e Malerba incredibilmente ribadisce in rete nel tentativo di mettere in angolo. La reazione degli aretusei, che riescono ad accorciare le distaze, si sviluppa sull’asse Valente-De Silvestro, ma è troppo tardi e il Lecce riesce ad amministrare senza troppe difficoltà.
Ovviamente, complice dell’avvicendamento in vetta è la sorprendente sconfitta del Foggia a Taranto: a decidere il 66° derby dauno-ionico sono le reti di Magnaghi e De Giorgi (il migliore in campo) e, più in generale, un secondo tempo di grande carattere per gli uomini di Ciullo, al suo debutto sulla panchina dei rossoblù. Una vittoria tanto imprevedibile quanto meritata che consente agli ionici di abbandonare la zona playout.
Non se la passa bene nemmeno la Juve Stabia, a secco di vittorie da ben quattro turni e nei quali ha racimolato solo due punti. Una magia di Izzillo porta in vantaggio i padroni di casa al termine della prima frazione, ma un po’ a sorpresa perché chi ha impressionato per mole di gioco espresso è stato invece il Fondi di mister Pochesci. Poi, nella ripresa, a pochi minuti dal termine, Giannone gela il “Menti” con un sinistro velenosissimo che si infila tra il palo e il portiere. Un pari tutto sommato giusto e i fischi dei tifosi di casa che accompagnano il ritorno negli spogliatoi lo stanno a evidenziare.
A Messina prevale la noia per 70 minuti e poi succede l’impensabile: prima Carcione porta in vantaggio il Catanzaro, poi, l’immediata reazione e le reti siglate dagli ex catanesi Anastasi e Da Silva Galdestony consentono agli uomini di Lucarelli di conquistare tre punti importantissimi e di inanellare il quarto successo casalingo consecutivo. Ma a Messina “di doman non c’è certezza” e lo sottolinea proprio il tecnico toscano in conferenza stampa riferendosi alle note vicende societarie: “sono i ragazzi che stanno dando l’esempio alla società, qui lo stile Messina lo stanno facendo i giocatori“. Impossibile dargli torto: con i tifosi peloritani in silenzio per gran parte della gara, il cosiddetto dodicesimo uomo in campo è proprio lui, “Cristiano il Magnifico”, e i giocatori, oltre che dare lezione di professionalità e dedizione al lavoro, stanno costruendo un esempio da seguire per le future generazioni di calciatori messinesi e non.
Tre le vittorie in trasferta e la notizia è che la Vibonese non è più il fanalino di coda in virtù del 2-1 a Caserta e di un successo che mancava dai primi di novembre, ottenuto in dieci uomini per più di mezz’ora. I calabresi guidati da Campilongo vengono “aiutati e favoriti” dalla vittoria della Fidelis Andria sul campo del Melfi in una gara dai due volti: i pugliesi controllano agevolmente la partita fino al gol dei lucani messo a segno da Marano; poi, diventa un vero e proprio assedio, con varie mischie in area, alla porta difesa da Pop. I gialloverdi però non riescono a trovare il guizzo vincente per impattare e devono rassegnarsi all’ultimo posto in graduatoria. Senza appello, invece, la sconfitta del Monopoli, che nella ripresa non è mai riuscito ad impensierire la porta di Liverani; anzi, la Paganese, con il risultato al sicuro già nella prima frazione grazie ai gol di Cicerelli e Della Corte, avrebbe potuto calare il tris in diverse occasioni.
Le gare della domenica riservano sorprese e risultati inaspettati. All’Esseneto l’Akragas rimonta e vince contro il Catania, dopo la rete iniziale di Mazzarani su rigore. Gli uomini di mister Di Napoli conquistano la prima vittoria del 2017, proprio nel derby e contro gli etnei che dopo la sosta non avevano ancora conosciuto sconfitta. Al XXI settembre-Franco Salerno di Matera la Virtus Francavilla passa per 3-2. Una partita spettacolare, con un Nzola grande protagonista. Prima sconfitta interna in campionato per gli uomini di Auteri, che restano al terzo posto in classifica. I salentini blindano il quinto posto, a sole tre lunghezze dalla Juve Stabia.
Infine, nel posticipo del lunedì, pareggio tutto sommato giusto tra Cosenza e Reggina, a decidere il match le doppiette di Coralli e D’Orazio. Eppure, gli amaranto vanno via dal “Marulla” con la consapevolezza di avere sprecato una grossa occasione per conquistare l’intera posta in palio, considerata la dormita generale della difesa sul gol del pari, e restano al quartultimo posto con 23 punti.
Lega Pro Girone C, 25/a giornata |
Sabato 11, domenica 12 e lunedì 13 febbraio 2017
Akragas-Catania 2-1 12′ rig. Mazzarani (C), 58′ Pezzella (A), 72′ rig. Salvemini (A)
Casertana-Vibonese 1-2 13′ Rajčić (C) 29′ Ali Sowe, 32′ Piroska (V)
Cosenza-Reggina 2-2 4′ Coralli (R), 35′ D’Orazio (C), 70′ Coralli (R), 82′ D’Orazio (C)
Juve Stabia-Unicusano Fondi 1-1 45’+2 Izzillo (J), 81′ Giannone (U)
Lecce-Siracusa 2-1 41′ rig. Caturano (L), 59′ aut. Malerba, 74′ De Silvestro (S)
Matera-Virtus Francavilla 2-3 30′ Nzola (VF), 48′ Alessandro (VF), 55′ Carretta (M), 77′ Nzola (VF), 79′ Lanini (M)
Melfi-Fidelis Andria 1-2 3′ Cianci, 44′ Croce (F), 72′ Marano (M)
Messina-Catanzaro 2-1 70′ Carcione (C), 71′ Anastasi, 77′ Da Silva Gladestony
Monopoli-Paganese 0-2 15′ Cicerelli, 31′ Della Corte
Taranto-Foggia 2-0 60′ Magnaghi, 84′ De Giorgi
La classifica dopo la 25/a giornata |