Il Chievo sembra essersi definitivamente ripreso dal difficile inizio di anno e domenica scorsa, nonostante una gara da ninna nanna, ha conquistato l’ennesimo risultato utile del campionato. Il percorso dei gialloblù porta ora a Reggio, contro un Sassuolo in gran forma che nell’ultima giornata ha raggiunto i nove punti in quattro partite. Per entrambe la possibilità di raggiungere i trenta punti in classifica.
I PRECEDENTI – Togliendo quelli degli ultimi anni, non sono molti gli incontri in ambito professionistico fra Sassuolo e Chievo. Il primo risale al 1986, anche se negli anni precedenti le due squadre si erano sfidate spesse volte nel campionato Interregionale (Serie D). Fu nella stagione 1983/84 che, a poche giornate dalla fine e insidiati da Rovigo e Pescantina, i neroverdi rischiarono di perdere la promozione in Serie C2 dopo essere stati fermati al Bottagisio dai clivensi sullo 0-0. Le sfide in campo nazionale iniziarono due anni dopo, per l’appunto, quando anche i veneti trovarono la promozione. Partite dal gusto rétro, quelle degli anni ’80, con il Sassuolo allo stadio Ricci e i clivensi trascinati da Fiorio e Maran. I primi a salire furono i gialloblù, e da lì silenzio fino al 2010, quando i neroverdi vennero sconfitti al Bentegodi in Coppa Italia. La conquista emiliana della Serie A nel 2013/14 porta con sé una fila di tre partite giocate al Mapei Stadium, con quella di domenica che sarà la quarta. La prima volta ebbe ragione il Chievo per 1-0, con un solco nella nebbia firmato da Théréau, ma l’anno dopo il Sassuolo rese lo stesso servigio agli ospiti, imponendosi con lo stesso risultato grazie al rigore trasformato da Berardi. L’anno scorso, infine, le due contendenti si divisero la posta in palio, 1-1 con i gol siglati dalle punte, Defrel da una parte e Paloschi dall’altra.
LE STATISTICHE – Come abbiamo già detto, sono state solo tre le gare disputate in territorio neroverde in massima serie: 4 punti a testa e tutti più o meno felici. Curiosamente anche al Bentegodi, nelle quattro gare di A, si è finiti per fare pari e patta, con una vittoria in favore del Sasòl, una in favore dei padroni di casa e due pareggi. Equilibrio disarmante anche sui gol segnati nelle sette partite totali, 5 per entrambe. Come cercare di tagliare un anguria in due parti disuguali, chi mai lo farebbe? E le nostre due metà rimangono identiche anche quando andiamo a recuperare partite vecchie di trent’anni: calcolando la totalità delle gare (18), troviamo 6 vittorie a testa e 6 pareggi. Un senso di ordine insopportabile, destinato però a trovare sollievo domenica, quando almeno uno di quei tre 6 diventerà un 7. Qualche imprecisione nelle nostre metà d’anguria può riguardare i risultati degli allenatori contro l’avversaria: non per Di Francesco, che durante la sua carriera da allenatore ha incrociato il Chievo esclusivamente da quando è in A con i neroverdi (equilibrio); decisamente per Maran, che nonostante 14 partite contro gli emiliani ha trovato la prima vittoria solo all’andata di quest’anno, per il resto sono 8 pareggi e 5 sconfitte.
L’equilibrio c’è anche nella classifica odierna, 2 soli punti di distacco tra Chievo e Sassuolo. Gli emiliani ultimamente stanno andando forte, ma è altrettanto vero che i giallolù hanno dato, nelle ultime uscite, evidenti segni di risveglio. Si punti dunque sulla soluzione più equilibrata fra quelle che squilibrano la regola dei tre 6. Il consiglio per questa gara è il segno X.