Si sono disputate oggi tre gare valide per i quarti di finale della Coppa Italia di Lega Pro, mentre l’ultima si giocherà il prossimo 14 febbraio e vedrà di fronte Taranto e Matera impegnate anch’esse, ovviamente, in gara unica.
Tra Tuttocuoio e Padova la spuntano i veneti di misura: ampio turnover per entrambe le squadre, ma se i padroni di casa praticamente schierano le seconde linee, i biancoscudati non rinunciano alla coppia d’attacco formata da Alfageme e De Cenco. Ottimo avvio da parte degli ospiti che si portano in vantaggio al 10′: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Caio De Cenco (alla sua prima rete con la maglia del Padova) è ben piazzato sul secondo palo e il suo colpo di testa schiacciato non lascia scampo a Cappellini. Sulla distanza esce il Tuttocuoio, ma la reazione nel primo tempo si riassume solo in un tiro di Masia ben contenuto da Favaro. Più veemente, invece, nella ripresa e, infatti, sono almeno due le occasioni per pareggiare con Frare e Tiritiello, ma prima Sbraga e poi Favaro salvano il risultato e il passaggio del turno.
Incontro molto godibile, divertente ed equilibrato quello andato in scena al “Bonolis” tra Teramo e Ancona. Vantaggio dorico grazie alla rete di Frediani, ma è chiara la complicità di Narciso che non trattiene la sfera. Poi, nella ripresa, i padroni di casa reagiscono con prepotenza e trovano il pari: gran controllo del pallone da parte di Sansovini sull’ottimo assist in profondità di Amadio e tocco sotto misura che batte Anacoura, anche lui non proprio esente da colpe. Polemiche doriche, però, per la posizione di partenza di Sansovini proprio sul filo del fuorigioco. A questo punto, il Teramo si riversa nella metà campo avversaria, seppure esponendosi alle ripartenze degli avversari, e sfiora il raddoppio in più di una circostanza (viene anche annullato un gol a Tempesti, sugli sviluppi di un’altra straordinaria giocata di Sansovini) per un fallo su Daffara. Il punteggio di parità permane anche nei tempi supplementari e l’Ancona accede alle semifinali a conclusione della lotteria dei calci di rigore: risultano decisivi per il Teramo gli errori dal dischetto di Amadio e Ilari.
Non bastano novanta minuti nemmeno in Como-Venezia al termine di un incontro molto equilibrato e costellato dalla grande prestazione delle due difese formate dalla coppia Cernuto-Malomo da un lato e dal trio Briganti-Nossa-Antezza dall’altro. La gara si infiamma nel finale con un botta e risposta: all’84’ Pessina orchestra un contropiede e serve Le Noci sulla fascia sinistra, precisa palla bassa in mezzo per Chinellato che trafigge Vicario. Sei minuti dopo i Lagunari buttano in mezzo la classica palla della disperazione che viene spizzata di testa e finisce a Ferrari, inseritosi bene in area; freddissimo il centravanti a battere Zanotti con un pregevole pallonetto. A risolvere il match nei tempi supplementari è un rigore concesso per un fallo di Fissore su Moreo e trasformato da Ferrari. Il “Sinigaglia” diventa una bolgia, viene espulso Gallo per proteste e anche sugli spalti il clima si fa caldo, ma ad andare in semifinale sono gli uomini guidati da Filippo Inzaghi.
Quarti di finale
Teramo-Ancona 3-5 dcr (1-1 dopo 90′, 1-1 dts) 27′ Frediani (A), 50′ Sansovini (T)
Tuttocuoio-Padova 0-1 10′ De Cenco
Como-Venezia 1-2 dts (1-1 dopo 90′) 84′ Chinellato (C), 90′, 112′ rig. Ferrari (V)
Taranto-Matera 0-1 15′ Negro
Semifinali (22 febbraio-8 marzo)*
Ancona-Matera
Padova-Venezia
*Gli accoppiamenti delle semifinali sono determinati dal tabellone e, pertanto, si procederà solo al sorteggio per la designazione della squadra ospitante della gara di andata.