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Spira il vento dell’Est. In Serie A ormai è Polonia-mania

Dmytro Larin / Shutterstock.com

Giovani, belli, decisivi. E soprattutto polacchi. Tra i protagonisti indiscussi di questa prima parte di campionato ci sono numerosi calciatori provenienti dal Paese che ha dato i natali a Boniek. Calciatori che, entrati in punta di piedi in Serie A, stanno dimostrando tutte le loro qualità e potenzialità.

Su tutti, l’attaccante del Napoli Arkadiusz Milik, che prima di infortunarsi gravemente al ginocchio, non aveva fatto rimpiangere la partenza di Higuaín. Strappato in estate all’Ajax per la cifra monstre di 33 milioni di euro, il centravanti ha dimostrato di avere le doti tecniche ideali per fungere da terminale offensivo della squadra partenopea. Nel Napoli di Sarri ha acquisito sempre più importanza anche Piotr Zieliński, mezzala moderna dai piedi buoni che, dopo il praticantato a Empoli, sta esplodendo definitivamente sotto il Vesuvio. Per lui parlano i suoi ex allenatori, che lo descrivono come il ragazzo che non sbaglia un allenamento.

La Sampdoria di Giampaolo ha rivelato le doti di Karol Linetty, giovane centrocampista tuttofare classe ’95, che si è inserito fin da subito nella realtà italiana ed è diventato una pedina inamovibile nello scacchiere tattico del mister blucerchiato. Ma sta scoprendo anche il nuovo arrivato Bartosz Bereszyński, terzino destro 24enne acquistato a gennaio e già nel giro della Nazionale maggiore.

Curioso, infine, il destino dei portieri, Wojciech Szczęsny e Lukasz Skorupski. Il primo è di proprietà dell’Arsenal ma gioca titolare nella Roma. Il secondo è di proprietà della Roma ma è esploso a Empoli. Szczęsny, arrivato in giallorosso con molto scetticismo, ha convinto (quasi) tutti i suoi detrattori, grazie al campionato di assoluto livello che sta facendo. Skorupski, invece, è forse l’estremo difensore che ha impressionato di più finora, viste le prodigiose parate che sta compiendo giornata dopo giornata. Se l’Empoli è un passo dalla salvezza, lo deve in parte anche al suo baluardo.

In Polonia si parla di una sorta di nuova gold generation. E la Serie A è pronta a dare il suo contributo.