Tour Down Under 2017 – A Porte la classifica generale, bene Ulissi. Ewan è il re delle volate
Primo appuntamento stagionale di rilievo il Tour Down Under 2017 e soprattutto prima vera corsa a tappe dell’anno, storicamente sempre decisa sul filo dei secondi: quest’anno c’è stata una piccola inversione di tendenza, con Richie Porte (BMC) vincitore della manifestazione con poco meno di un minuto di vantaggio sugli avversari, distacco abissale se si considerano le precedenti edizioni.
La competizione si è aperta con una prima tappa molto mossa, la Unley-Lyndoch di 145 chilometri, ma concludersi in una volata che ha visto imporsi il padrone di casa Caleb Ewan (ORICA-Scott), con Niccolò Bonifazio (Bahrein Merida) quinto e migliore tra gli atleti italiani presenti.
Ai fini della classifica generale è risultata decisiva sin da subito la seconda frazione, la Stirling-Paracombe di 148,5 chilometri, con l’attacco di Porte, che ha conseguito il primato proprio in tale occasione, sul muro finale che è costato 16” alla coppia composta da Gorka Izagirre Insausti (Movistar) e Johan Chaves (ORICA-Scott) e 19” a Diego Ulissi (UAE Abu Dhabi) e Domenico Pozzovivo (AG2R), giunti sul traguardo insieme al resto del gruppo.
Non cambia nulla in classifica generale nella terza (la Glenelg-Victor Harbor) e nella quarta frazione (la Norwood-Campbelltown), terminate entrambe in volata e vinte ancora da Ewan, col campione del mondo Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) per due volte piazzato ma incapace di sorprendere il velocista australiano.
Decisiva è stata anche la quinta frazione, la McLaren Vale-Willunga Hill di 151,5 chilometri, a consolidare il primato di Porte, vincitore sul traguardo con 20” di vantaggio su Chaves e Ulissi: Sergio Henao (Team Sky) e la sua squadra avevano provato a rendere dura la corsa dell’ex compagno di squadra, ma i tentativi del colombiano non sono bastati per mettere in crisi l’avversario, piuttosto sono stati deleteri proprio al portacolori della squadra britannica che sull’ultimo tratto dell’ascesa finale è andato in crisi, giungendo con oltre un minuto di distacco dal vincitore.
La sesta tappa, con partenza e arrivo dopo 90 chilometri ad Adelaide, è una vera e propria passerella, con ancora Ewan a dominare negli arrivi veloci: sul traguardo il vero vincitore della competizione è però Porte, assicuratosi la vittoria grazie ai 48” rifilati a Chaves e ai 53” a Jay McCarthy (Bora-Hansgrohe), che chiude il podio, mentre Ulissi ha chiuso in quinta posizione lontano 59”.
Sono comunque poche le riflessioni da fare, forse per via delle numerose assenze e forse per via della fase di stagione che i vari corridori stanno affrontando, più di preparazione che di concretizzazione in corsa.
Riguardo Porte, la sua brillantezza in salita è sicuramente un aspetto positivo da prendere come punto di partenza in vista delle prossime corse a tappe, da preparare meglio soprattutto contro avversari molto più temibili: siamo comunque di fronte all’australiano non in pienissima forma, segno che ci si aspettano ulteriori miglioramenti sul piano della sua tenuta fisica in vista delle varie corse a tappe di una settimana primaverili e soprattutto dei grandi Giri, in cui il suo vero obiettivo sarà salire sul podio.
Un discorso analogo lo si può fare per il re delle volate Ewan, che ha ottenuto quattro successi di tappa: a parte Bonifazio, van Poppel (Team Sky) e Sagan, non erano presenti i migliori velocisti in circolazione, per cui tali vittorie andrebbero presi con le pinze per non cullarsi in vista dei prossimi confronti, in cui i suoi avversari faranno di tutto per dimostrare il contrario rispetto a quanto avvenuto in Australia.