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Torino-Atalanta: precedenti, statistiche e curiosità

Torino-Atalanta aprirà la domenica di Serie A. All’orario di pranzo, infatti, Petagna e compagni saranno in scena in Piemonte per cercare di mantenere intatto il sogno Europa League. Il Torino proviene dalla sconfitta di Bologna, ma per la gara contro la ‘Dea’ ritroverà Andrea Belotti dal primo minuto.

I PRECEDENTI –  Sfida radicata nel tempo quella tra i granata e i neroblù. Il bilancio dei precedenti disputati all’ombra della Mole vede i padroni di casa avanti nel bilancio. Nelle 53 partite giocate a Torino si contano 27 affermazioni del ‘toro’, contro le 8 vittorie dell’Atalanta e i 18 pareggi.
Il sodalizio granata non perde sul proprio terreno da sei anni, esattamente dalla sconfitta del 2 marzo 2011, quando le due disputavano il campionato di Serie B, per mano della rete di Bonaventura al 94′ in risposta alle rete rete di Antenucci e l’immediato pari di Peluso.
Nella scorsa stagione, il Torino di Ventura, si impose per 2-1 grazie alle reti di Bruno Peres e Maxi López.

LE STATISTICHE – Numerosi invece i precedenti tra Torino e Atalanta prendendo in considerazione tutti i 107 incontri. Conduce, però, sempre il Torino nel conteggio con 43 vittorie contro le 26 dell’Atalanta e i 38 pareggi. La sfida d’andata della corrente stagione è terminata 2-1 in favore dell’Atalanta. Decisiva la rete a otto minuti dal termine di Frank Kessiè. Da sempre le due formazioni danno vita a incontri combattuti fino al triplice fischio. Fatta eccezione per il 1-5 con cui il Torino schiantò a Bergamo l’Atalanta. Nonostante la doppietta di Rolando Bianchi e la reti di Stevanovic e D’Ambrosio, il vero mattatore di quell’incontro fu Alessio Cerci, autore di tre assist.

La freschezza dei giovani di Gasperini contro l’orgoglio ferito di Siniša Mihajlović. Atalanta-Torino non sarà una gara contraddista dalla noia nonostante l’orario non sia dei migliori. Ai più coraggiosi consigliamo di giocare il segno X. A chi invece vuole affidarsi a delle certezze consigliamo il segno Gol.

Published by
Riccardo Vassalli