Dopo il rientro dalla Spagna, la preparazione del Lugano, in vista della ripresa della stagione, continua incessante. La squadra ha ripreso a lavorare, a Cornaredo, martedì, e sia ieri che oggi ha continuato gli allenamenti, al ritmo di due sedute giornaliere. I giocatori passano molto tempo insieme: si ritrovano al mattino, pranzano assieme nella pausa, e riprendono a sudare al pomeriggio. Si lavora molto sotto l’aspetto tattico, così come nell’uno contro uno, cercando di perfezionare sia la fase difensiva che quella offensiva.
Tramezzani lo aveva detto qualche giorno fa, come avevamo scritto: vuole che la squadra stia in campo il più possibile, per assimilare movimenti e automatismi. La ripresa sarà piuttosto difficile, e bisognerà mantenere la barra dritta, soprattutto se i risultati non dovessero, inizialmente, essere positivi. Novità, nel frattempo, sul fronte mercato: la società bianconera ha messo sotto contratto il giovanissimo Stefano Guidotti, ticinese, classe 1999, centrocampista dai piedi buoni, che ha ben impressionato lo staff tecnico nel corso del ritiro spagnolo, come avevamo avuto occasione di riferire in precedenza.
In mattinata, il tecnico ha incontrato i cronisti allo stadio di Cornaredo. Nella conferenza stampa, si è parlato del lavoro svolto, di Guidotti e dell’impegno amichevole di sabato pomeriggio in Cantone San Gallo, contro il Wil. Tra l’altro, in questa sede, la società di via Trevano ha confermato l’arrivo, in prestito dal Chiasso, di un altro giovane: si tratta di Gioele Franzese. Tramezzani ha voluto evidenziare, nel corso del colloquio con i giornalisti (fonte Ticinonews), quanto siano importanti, per lui, anche gli aspetti extrasportivi: “Ho parlato con la famiglia di Guidotti. Voglio che, al di là dell’impegno sportivo, porti avanti anche gli studi scolastici. Molto dipenderà anche da noi, dalla nostra capacità di gestirlo, rispettando i suoi tempi di crescita.”
Molte anche le voci di mercato in uscita, relative anche a giocatori importanti. Alioski, naturalmente, ma non solo. Le voci hanno riguardato anche altri giocatori, per esempio il centrocampista Sabbatini: “Non è un mistero” ha detto l’allenatore. “Di Francesco lo avrebbe voluto per il suo Sassuolo già a partire da gennaio.” Si è poi parlato di tattica: non sono sfuggiti, ai giornalisti, gli esperimenti in difesa del tecnico emiliano. “Con la difesa a 4, ho notato che i ragazzi giocano con maggiore ordine e concentrazione, e di questo è doveroso dare merito anche a Manzo. Ho provato delle situazioni a 3: tuttavia, partiremo a 4. Le novità le vedrete davanti: cercherò di fare giocare la squadra più corta, restringendo gli spazi.”
Infine, l’allenatore ha presentato anche l’ultima amichevole della preparazione, che vedrà i bianconeri impegnati, sabato pomeriggio, in trasferta contro il Wil di Mattia Bottani: “Arriviamo da carichi di lavoro piuttosto pesanti, e questo non mi consente di avere idee definitive sull’undici di partenza. Sono però convinto che questa squadra abbia più di 11 titolari.” Davanti, tifosi e addetti ai lavori aspettano il rientro di uno dei protagonisti della scorsa stagione, il croato ex Spezia Antonini Čulina: “Čulina ha svolto tutto il programma di lavoro con il gruppo, in Spagna e ora in Svizzera. Ha grande carattere e, ovviamente, voglia di tornare in campo da protagonista. A lui ho detto di non commettere l’errore di forzare i tempi: l’entità del suo infortunio richiede, infatti, un recupero graduale.”