Manca sempre meno all’appuntamento col 6 Nazioni di rugby.
L’esordio degli azzurri chiuderà la prima giornata dell’edizione 2017, domenica 5 febbraio all’Olimpico di Roma contro il Galles.
Italia reduce da un 2016 tutt’altro che positivo a livello continentale, eppure rinfrancata dalla prima storica affermazione sul Sudafrica nei test match autunnali. I gallesi, quinta forza del ranking internazionale, non vincono il torneo dal 2013 e sono reduci dal secondo posto dello scorso anno. Nei 24 precedenti a livello di test, schiacciante supremazia dei Dragoni con 21 affermazione, a fronte dei 3 exploit azzurri.
In occasione della presentazione dell’evento, il capitano dell’Italia Sergio Parisse – 121 presenze – è tornato sulla sconfitta contro Tonga nell’ultimo impegno dello scorso autunno: “La partita persa contro Tonga a novembre, una settimana dopo aver scritto una pagina di storia battendo il Sudafrica, brucia ancora. A me, a tutti noi. Per certi aspetti, è una sconfitta positiva: ci mette al nastro di partenza di questo Torneo costringendoci a non pensare alla partita vinta a Firenze contro gli Springboks”
Il n. 8 dello Stade Français ha descritto positivamente l’approccio richiesto da O’Shea: “Lo dice Conor, lo diciamo tutti: non vediamo l’ora di iniziare il 6 Nazioni, riprendere il lavoro interrotto. Sapendo che sarà dura. Il Torneo lo è sempre”.
È per lui il quattordicesimo 6 Nazioni, decimo da capitano: “Iniziamo con due partite in casa e questo è un aspetto importante: ogni volta che giochiamo all’Olimpico, davanti al nostro pubblico, è una carica in più. Vogliamo essere all’altezza, vogliamo toglierci soddisfazioni insieme ai nostri fans”.
“Il Galles sarà subito una sfida impegnativa: la affrontiamo con un gruppo che è lo stesso di novembre, che sente la fiducia dei tecnici. C’è qualche innesto nuovo – ha aggiunto Parisse – quello che mi auguro è che sia la volontà, la voglia da parte di tutti noi di esprimerci sempre al meglio. Una partita alla volta, per cinque partite. Ed in questa prima fase, con due partite in sei giorni (dopo il Galles a Roma arriverà l’Irlanda, sabato 11 febbraio) sarà cruciale la gestione tra la prima e la seconda gara. Ho, abbiamo tutti grande fiducia nello staff tecnico: pianificheranno il lavoro per portarci all’Irlanda freschi, con tante energie, specialmente dal punto di vista mentale”.