Lugano, la preparazione prosegue in Ticino
Rientro in Svizzera, sabato sera, per squadra e staff del Lugano, al termine del ritiro in Spagna. La squadra riprenderà la preparazione sui campi di Cornaredo già martedì, mentre sabato pomeriggio è in programma l’ultimo test amichevole prima della ripresa: avversario, il Wil dell’ex Mattia Bottani.
Nel corso del ritiro (15 sedute di allenamento e tre partite amichevoli) la squadra ha perso un pezzo (l’attaccante Aguirre è infatti tornato in patria: giocherà, sino al termine della stagione, sempre in prestito, al Nacional di Montevideo), mentre (notizia delle ultime ore) l’attaccante Rosseti è stato sottoposto, con la supervisione dello staff medico della Juventus, a un intervento chirurgico alla schiena, che dovrebbe porre fine alle tribolazioni del centravanti toscano. I tempi di recupero sono stimati in due mesi circa.
Difficile fare bilanci, per ora. I carichi di lavoro sono stati importanti, e il gruppo li deve assimilare. Va vista quindi in quest’ottica la sconfitta contro lo Xamax, maturata negli ultimi dieci minuti, quando cioè si sono fatti sentire gli effetti delle dure sessioni di preparazione di questi ultimi giorni. La squadra, nei novanta minuti, ha creato qualche bella occasione, ma è stata fermata dal portiere avversario e dall’imprecisione dei suoi attaccanti.
Raggiunto telefonicamente dalla RSI, Paolo Tramezzani ha espresso il proprio punto di vista: “Stiamo cominciando a conoscerci e, in questi momenti, più si sta in campo e meglio è” è stato il primo pensiero del tecnico. “Stiamo impostando un modo diverso d’interpretare il calcio, rispetto a prima. Le squadre giocano come si allenano, ed è quindi auspicabile un lavoro intenso in questa fase. Sono stato favorevolmente colpito dall’impegno della squadra. Alioski? Non ha solo buone qualità, ma anche lo spirito giusto. Si allena con applicazione, in campo si mette al servizio dei compagni, ed è bravo nella fase di non possesso palla. È anche il primo a non mollare: del resto, per come voglio che giochi la squadra, mi servono uomini che sappiano sacrificarsi”.
Su Čulina, il tecnico bianconero non ha saputo dare delle date certe: “Si allena con il gruppo, sta crescendo. Non saprei però dire esattamente quando sarà pronto per giocare.” Il giocatore croato era stato vittima, suo malgrado, di una piccola polemica con la stampa locale, per via di una caduta in bicicletta, durante il ritiro spagnolo, che aveva fatto temere problemi più gravi. Sul sito ufficiale, tuttavia, il caso era stato ridimensionato (fermo restando che l’attaccante non ha finora disputato neppure un test). Quella che invece è oggettiva è la data di scadenza del contratto dell’esterno ex Spezia (fine di questa stagione). Lo scorso anno si era parlato di un interesse del GCZ di Tami; tuttavia, vista la situazione complessiva, difficilmente il cannoniere della scorsa stagione lascerà Lugano nella sessione invernale di mercato.
Insomma, il lavoro prosegue. Con il rientro in Svizzera, sarà possibile senz’altro vedere di più. Per ora, come rivelato da Tramezzani a Marcello Pellizzari del Corriere del Ticino, la sorpresa è Stefano Guidotti, centrocampista, classe 1999, prelevato dal Team Ticino: “Basandomi soltanto su quanto visto in preparazione, posso dire che il futuro di Stefano è adesso. È giovanissimo ma ha classe, personalità e una visione di gioco, una serietà e un’umiltà sorprendenti e disarmanti, per uno della sua età. Quanto all’impiego in campionato, vale il solito discorso: faccio giocare chi ha voglia e si mette a disposizione del gruppo. Lui credo abbia tutto per diventare un ottimo giocatore.”