Italia

Genoa-Crotone, Nicola: “Ora abbiamo una nostra identità, importanti le partite contro Empoli e Palermo”

Dal nostro inviato al “Ferraris” di Genova

Davide Nicola parla così dopo il pareggio del Crotone sul campo del Genoa: “Ho incontrato un parte del mio passato. Noi siamo venuti qua per vincere, peccato perché a parte un paio di ingenuità nostre potevamo portare via tre punti. Poteva starci un rigore per noi, contro una squadra che in casa ha fatto molti punti e in uno stadio con un pubblico sempre caldo. Credo che i due episodi o sono entrambi calci di rigore o non lo è nessuno dei due”.

Sul momento del Genoa: “Per me sarebbe scortese e poco intelligente valutare lo stato attuale del Genoa, visto che non vivo l’ambiente quotidianamente. All’andata il Genoa vinse meritatamente, noi però dopo quella partita abbiamo avuto un’evoluzione in base ai giocatori arrivati. Sono ormai un paio di mesi che abbiamo trovato la nostra identità e oggi secondo me il Crotone ha fatto una parità di cui deve essere soddisfatto. Abbiamo costretto il Genoa a giocare in un modo che non gli piace molto, attaccando per vie centrali.

L’allenatore dei calabresi ha continuato parlando dei due gol realizzati su calcio piazzato: “Oggi siamo riusciti a segnare due gol su calcio piazzato; noi siamo una realtà che ha fatto abbastanza reti su palla inattiva. Mi sarebbe piaciuto però anche segnare su azione per quanto creato”.

Chiusura infine sulla deficitaria posizione in classifica del Crotone: “Sapevamo di affrontare un campionato difficile, ma abbiamo continuato a lavorare con  tranquillità. Secondo me comunque non c’è il divario di punti che c’è tra noi e l’Empoli, dobbiamo però continuare a crederci vista la qualità delle prestazioni offerte. Sicuramente non possiamo permetterci ancora molti passi falsi, ma sappiamo benissimo che trovando due o tre partite in cui si riesce a capitalizzare al meglio si potrebbe rientrare e fare qualcosa di importante. Le prossime due partite contro Empoli e Palermo sono importanti, ma da un punto di vista mentale non saranno decisive perché ci saranno ancora tanti incontri da giocare.”.