Sport invernali, Dominik Paris si prende la Streif. Ritorno vincente della Vonn
La Streif parla nuovamente italiano. A un anno dal trionfo di Peter Fill, l’Italia dello sci alpino concede il bis sulla celebre pista austriaca di Kitzbuhel grazie al successo in discesa libera di Dominik Paris. L’azzurro, già vittorioso qui nel 2013, è stato autore di una prova veloce con qualche sbavatura nella parte alta a cui si è contrapposto un passaggio quasi perfetto sul temuto Hausbergkante, che gli ha permesso di acquistare velocità nel finale. Dietro di lui due i francesi Giraud e Clarey, poi il nostro Peter Fill, escluso dal podio per soli sette centesimi. Non è stata una grande giornata per il norvegese Janrud, addirittura fuori dai primi trenta; si lecca le ferite anche l’Austria, padrona di casa, con Mayer che non è andato oltre l’ottava posizione mentre Franz ha perso uno sci sulla parte alta davanti agli occhi di Niki Lauda e Arnold Schwarzenegger. L’altro azzurro Christof Innerhoffer, secondo ieri in Super G, ha rischiato molto finendo troppo vicino alle reti protezione, ma è riuscito comunque a concludere la prova. Il primo posto di oggi permette a Dominik Paris di balzare in testa al comando della classifica di discesa libera. I risultati degli italiani in gara: 1. Dominik Paris, 4. Peter Fill, 17. Christof Innerhofer, 21. Mattia Casse, 46. Emanuele Buzzi, 50. Henri Battilani, 51. Paolo Pangrazzi.
Lindsey Vonn non smette mai di stupire e conferma le sue doti di “Wonder woman”. La statunitense era rientrata appena una settimana fa dall’ennesimo infortunio e ha trovato subito il successo nella discesa libera di Garmisch sulla mitica Kandahar. Un risultato inaspettato anche per la stessa sciatrice, stremata ma esultante al traguardo. Dietro di lei la svizzera Lara Gut, che sembrava assaporare già il successo dopo una discesa fluida con un’ottima linea. Terzo posto per la tedesca Rebensburg. L’Italia, orfana di Nadia Fanchini e con la Marsaglia assente al cancelletto di partenza per un risentimento all’anca, può gioire del quinto posto di Sofia Goggia; la bresciana ha pagato una partenza lenta, ma è riuscita a recuperare nella seconda parte su un tracciato dove contava soprattutto commettere meno errori possibili. I risultati delle italiane in gara: 5. Sofia Goggia, 14. Federica Brignone, 21. Elena Curtoni, 24. Elena Fanchini, 24. Verena Stuffer, 35. Nicole Delago.
Nel salto con gli sci femminile è duello tutto nipponico. La prima parte di stagione aveva visto la supremazia di Sara Takanashi, prima in cinque prove su sei, ora invece sta uscendo fuori di prepotenza la giovanissima, classe 1994, Yūki Itō con una doppietta sul trampolino giapponese di Yamagata. Sono 83 i punti di differenza tra le due atlete in classifica generale. Per l’Italia un prestigioso secondo posto di Manuela Malsiner che venerdì ha conquistato il suo primo podio in carriera; l’ultima azzurra a finire tra le prime tre in una prova di Coppa del Mondo era stata Evelyn Insam il 2 marzo 2014 in Romania.
La Coppa del Mondo di skeleton ha fatto tappa in Svizzera a St. Moritz dove il lettone Martin Dukurs ha ottenuto la sua seconda vittoria di fila davanti al coreano Yun Sung-Bin. Una sfida combattuta sul filo dei centesimi: Yun ha chiuso davanti la prima run, ma nella seconda il rivale è riuscito a finirgli davanti per soli tre centesimi. Dukurs consolida la sua prima posizione in classifica generale con 1036, mentre Yun insegue a 1003. Mattia Gaspari, l’unico italiano presente sulla pista elvetica, ha chiuso la prima run con il 25° tempo. In campo femminile è ancora Canada. Stavolta è stata Mirela Rahneva a iscrivere il proprio nome davanti alle avversarie, lasciandosi alle spalle la statunitense Wesemberg a 1.83 e l’austriaca Flock a 1.98. Giornata amara per la tedesca Jacqueline Lölling, giunta solo ottava. La Lolling resta al comando della classifica generale con 989 punti, insegue la Flock che accorcia a 953.
Lo sci nordico si è spostato in Svezia. A Ulricehamn il canadese Alex Harvey ha vinto la 15 km tecnica libera precedendo il norvegse Sundby di sei centesimi. In campo femminile successo della veterana norvegese Marit Bjørgen alla 106/a vittoria in carriera in Coppa del Mondo. Per l’Italia ancora un interessante piazzamento per la Debertolis, tredicesima a un minuto di ritardo.
Bellissimo testa a testa tra Norvegia e Germania nella staffetta maschile di biathlon ad Anterselva. Il quartetto norvegese non ha saputo conservare un vantaggio di una quindicina di secondi e nell’ultima sessione al poligono Simon Schempp è riuscito a riagganciare il rivale Svendsen; i due hanno proseguito insieme fino all’agguerrita volata finale che ha visto il successo finale dei tedeschi. Terza la Russia, poi Ucraina e Austria. Decimo posto per gli azzurri, partiti bene con Windisch ma calati successivamente. Rudy Zini al poligono ha pagato lo scotto dell’esordio. La Germania ha festeggiato anche in campo femminile con la doppietta Horchler-Dahlmeier nella 12.5 km; le due teutoniche sono arrivate davanti alla Koukalova. Sesto posto per la nostra Runggaldier.