Editoriali

In crisi no, però…

Strano ma vero, questa Juventus non stupisce. Incredibile a dirsi: questa Juve non convince. Già: non basta il primo posto in classifica, con una partita da recuperare col Crotone che, a meno di harakiri clamorosi, dovrebbe riportare i bianconeri a +4 sulla Roma, e non basta una Champions League tutta ancora da giocare e una Coppa Italia che per i bianconeri solo adesso entra nel vivo. Questa Juventus no, non convince, nonostante i tanti milioni sborsati per Pjanic e Higuain, nonostante stia pensando già al futuro con gli innesti di Caldara e Orsolini.

Qualcosa della Vecchia Signora sembra essere cambiato, rispetto agli anni scorsi. Sarà che di cessioni illustri ce ne sono state in questi anni, a partire da Pirlo e continuando con Tevez, Vidal e Pogba; sarà che la famosissima muraglia di difesa, la fantomatica BBC, ha bisogno di degni ricambi che per il momento non sembrano essere presenti in rosa – con Rugani sempre a un passo dall’essere all’altezza dei colleghi, e con il tempo che vola e che, si voglia o no, si fa sentire sulle spalle di chi ha già superato l’età del massimo splendore. La sensazione, però, è che questa Juventus non stia mutando nella maniera giusta. Con Pjaca che chissà che fine ha fatto, alle prese con infortuni e ritardi di condizione; con Rincón, appena comprato, che deve ancora dimostrare il suo valore in una grande piazza; con una dirigenza che, dopo aver cambiato logo, deve riuscire nell’impresa di cambiare anche i giocatori ma rimanere lassù. È, insomma, una Juventus che deve saper voltare pagina, e dunque svecchiare, rimanendo però comunque all’altezza delle aspettative proprie, e dei tifosi.

Juve che non è in crisi, ribadiamolo, perché sarebbe folle parlare di periodo negativo quando si è davanti a tutti; è normale, però, fare paragoni con gli anni passati, dove le cose andavano troppo bene, e dove solo pensare di vederla ko già per quattro volte in campionato, alla prima del girone di ritorno, era un qualcosa di praticamente impossibile.

Questione di carattere, forse. Questione di convinzione, anche: ci può stare. Sicuramente, questione di strategie da rivalutare. Si sono venduti troppi pezzi pregiati, ne sono arrivati alcuni. Higuain e Pjanic? Certo, pregiatissimi, ma sembrano inseriti in un contesto che dà l’impressione di esser privo di qualche tassello importante. Tasselli da trovare nell’immediato, seppur la dirigenza bianconera sembri invece pensare principalmente al futuro, di questi tempi. Può essere addirittura una strategia quella di ‘accontentarsi’ e ‘limitarsi’ a stare sopra le altre senza stravincere. Se funziona, perché no; sul mercato, allora, dovrà saper pescare in maniera perfetta. Perché garantire un degno ricambio è fondamentale, se si vuole evitare sia che la concorrenza colmi il divario tecnico tuttora esistente, sia il rischio che questo periodo di leggera flessione finisca per non riguardare solo il breve periodo.

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Alex Milone