Bangkok, la casa della seconda giovinezza
Un anno fa Youzhny saltò l’Open d’Australia per giocare i due challenger nella capitale thailandese e li vinse entrambi, quest’anno il serbo Janko Tipsarevic lo ha emulato.
I rivali non erano così temibili (soprattutto nel secondo torneo, in concomitanza con le qualificazioni degli Australian Open), ma Tipsarevic torna dal sud est asiatico con importanti certezze e soprattutto 160 punti che lo riportano a un passo dalla top 100. Per uno che è stato numero 8 e ha giocato il master la strada per tornare ai livelli del passato è ancora lunga ma Tipsarevic ora ha la convinzione che questo cammino è davvero iniziato e ha basi concrete.
I due successi thailandesi sono arrivati grazie a prestazioni magari poco appariscienti, ma maledettamente solide, marchio di fabbrico del gioco del serbo. 10 vittorie di fila e scalpi pesanti come Kavcic (altro lungodegente in rampa di lancio per un rientro a buon livello) e Sugita. Ora lo attende la stagione indoor europea, soprattutto a livello Atp.
Il serbo proverà a imitare quanto compiuto dodici mesi fa da Mikhail Youzhny. Anche il russo evitò Melbourne per sfruttare il parco giocatori non così proibitivo di Bangkok (oltre alla possibilità di giocare due tornei consecutivi nella stessa sede). Li vinse e rientrò nei primi 50 dopo un 2015 terribile che faceva pensare ad un imminente ritiro, regalandosi anche vittorie di prestigio come quella con Raonic nella sua San Pietroburgo. Serbi e russi sono storicamente molto amici, riuscirà Janko a seguire le orme di Misha? I primi match dell’anno hanno detto di sì.